Napoli, nel quartiere dove morì una panchina in memoria di Ornella Pinto

Napoli, nel quartiere dove morì una panchina in memoria di Ornella Pinto
di Giuliana Covella
Sabato 5 Giugno 2021, 15:39 - Ultimo agg. 6 Giugno, 09:19
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«La violenza distrugge ciò che vuole difendere: la dignità, la libertà e la vita delle persone». La citazione di Papa Giovanni Paolo II è incisa sulla targa apposta sulla panchina rossa inaugurata stamattina in piazza Vico in memoria di Ornella Pinto. Un’iniziativa promossa dall’associazione Amici di Piazza Giambattista Vico, per lanciare un messaggio forte contro la violenza sulle donne all’indomani dell’uccisione dell’insegnante di 39 anni. Un femminicidio che lo scorso 13 marzo scosse l’intero quartiere e la città, per l’efferatezza e il contesto in cui si consumò. La donna fu accoltellata a morte durante il sonno dall’ex convivente Giuseppe Iacomino, che si introdusse nel cuore della notte nella casa dove lei ormai viveva da sola con il figlioletto in via Filippo Cavolino.

Un omicidio maturato, come emerge dagli atti giudiziari, dopo che Ornella aveva deciso di interrompere la relazione con l’uomo. Oggi, in attesa del processo che inizierà il prossimo 14 luglio, i cittadini del quartiere hanno voluto rendere omaggio alla vittima con una panchina, simbolo della lotta alla violenza di genere. «Bisogna educare all’affettività e alla gestione delle emozioni per arginare violenze e discriminazioni - ha detto Carmine Serena, presidente dell’associazione che ha promosso l’iniziativa insieme al parroco di SS. Crocifisso e Santa Rita don Vincenzo Marzocchi - abbiamo voluto dedicare questa panchina a una donna del nostro quartiere morta per mano di un uomo, che purtroppo ha vissuto poco il proprio tempo. Per noi è stato un momento tragico che vogliamo non si verifichi più. Per questo avvieremo un percorso con le donne del territorio che subiscono violenze quotidiane, per invitarle a raccontarsi e a denunciare».

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In piazza Giuseppe e Stefania Pinto, il papà e una delle sorelle di Ornella che, insieme al loro legale Carmine Capasso, hanno rinnovato in silenzio il loro appello per avere giustizia.

Alla cerimonia hanno partecipato alcuni rappresentanti istituzionali, tra cui gli assessori comunali Alessandra Clemente e Luigi Felaco, il presidente del Consiglio comunale Sandro Fucito, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, la consigliera della III Municipalità Sara Petricciuolo.

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