Oltre 40mila pernottamenti, negli alberghi in città, nel corso del week end di ferragosto. Un «risultato ottimo» per «Federalberghi», «come confermato dall'occupazione media camere che raggiunge l'81%». Numeri in linea con quanto accaduto negli anni prepandemia, 2017, 2018 e 2019, che fecero segnare un'occupazione intorno all'84%. Poco più della metà sono italiani, si spiega, per il resto si tratta di stranieri che sono tornati ad affollare le strade della città. Non sono tornati ai livelli prepandemia i giapponesi, mentre, come prevedibile, manca il mercato russo che, anche se numericamente non è ai primi posti, è un turismo molto ricco. «Bisogna lavorare molto sulla promozione del territorio - sostiene il presidente di Federalberghi Napoli, Salvatore Naldi - Chi dice che Napoli si vende da sola sbaglia. Solo con un'importante campagna di marketing territoriale la città potrà, infatti, lavorare tutto l'anno. Destagionalizzare è uno dei principali obiettivi da raggiungere. Il clima mite ci permette di lavorare 12 mesi all'anno e per questo è fondamentale anche il mondo congressuale che può dare una spinta nei mesi abitualmente meno produttivi come novembre, gennaio e febbraio».
Si conferma il trend positivo sulla media dei pernottamenti: dall'inizio dell'anno ha superato le tre notti (3,1). «Le Istituzioni stanno lavorando per migliorare il territorio - prosegue Naldi - ma è un impegno complesso perché i disservizi sono molti e le soluzioni non semplici.