Festa scudetto del Napoli, gli ambientalisti: no all'eruzione tricolore sul Vesuvio

Insorgono le associazioni dei volontari

Festa scudetto del Napoli, gli ambientalisti: no all'eruzione tricolore sul Vesuvio
di Paolo Barbuto
Mercoledì 26 Aprile 2023, 07:58 - Ultimo agg. 18:35
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L'idea della festosa eruzione tricolore del Vesuvio per celebrare il momento della conquista del terzo scudetto del Napoli, ha suscitato una tempesta di reazioni, non tutte positive. Da un lato sui social c'è chi si esalta per l'iniziativa, dall'altro ci sono (tantissime) persone che considerano l'evento come offensivo e pericoloso nei confronti del vulcano di Napoli.

Ieri abbiamo raccontato della ferrea volontà di un gruppo di tifosi di Vomero e Chiaia che sta cercando di raccogliere fondi per l'acquisto di un immenso numero di fumogeni bianchi, rossi e verdi da portare in cima al Vesuvio per simulare una gioiosa eruzione del vulcano nel preciso momento in cui la squadra azzurra avrà centrato l'obiettivo del terzo titolo.

Gli organizzatori hanno spiegato di aver solo avviato la raccolta fondi e di non aver ancora progettato la parte «logistica» dell'iniziativa.

Soprattutto hanno chiarito di non avere ancora ottenuto nessun permesso per mettere in azione il loro progetto anche se si sono detti certi che, di fronte a un'azione gioiosa e trionfale come quella che hanno progettato, considerano realistica la possibilità di ottenere i permessi ufficiali.

Si tratta di una iniziativa che ha preso il via più di un mese fa perché la raccolta di fondi deve necessariamente raggiungere quote elevate e anche perché bisogna rintracciare sul mercato i tantissimi fumogeni necessari a generare una finta eruzione che possa essere visibile comodamente dalla strada.

Sulla strada degli organizzatori dell'iniziativa, dopo che la notizia del progetto è venuta fuori, da ieri c'è un nuovo, e forse insormontabile, ostacolo. L'ha messo la sezione Campania dell'associazione ZeroWaste/RifiutiZero che ha diffuso una durissima nota che si conclude con un appello rivolto «a tutte le associazioni che hanno a cuore il territorio per un fronte comune contro abusi e inciviltà, e soprattutto tutte le autorità in campo: dal commissario del Parco del Vesuvio ai sindaci del territorio, alla Città Metropolitana e al sindaco di Napoli, ai carabinieri forestali e a tutte le forze dell'ordine operanti nell'area vesuviana. Un fronte civile per fare comprendere, se fosse necessario, che il territorio è un bene comune di tutti e per tutti. I pochi che si azzardassero a farne scempio, sono avvertiti».

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L'associazione che ha diramato la nota spiega di aver appreso con «sorpresa e stupore che frange di ultras del tifo napoletano manifestano l'idea di invadere il territorio del Parco nazionale del Vesuvio per manifestare la loro gioia per lo scudetto del Calcio Napoli con fumogeni, striscioni, bandiere e fuochi d'artificio. Mai idea più strampalata poteva essere partorita da chi pensa che il territorio, ancor più un'area protetta, possa essere invaso e utilizzato come palcoscenico per manifestazioni che nulla hanno di rispettoso verso un ecosistema territoriale di estrema fragilità».

L'associazione si rivolge direttamente agli ideatori dell'iniziativa annunciando una sollevazione popolare: «Nessuno entrerà nel territorio del Parco con striscioni e bandiere di plastica inquinante, men che meno con fumogeni e fuochi d' artificio. A costo di chiamare a raccolta tutti i cittadini del Parco per impedire simili manifestazioni a chi pensa che l'ambiente e la natura possa prestarsi a scemenze di tal fatta. Ciascuno festeggi l'impresa del Calcio Napoli come crede ma nessuno si azzardi a mettere in crisi un ecosistema già segnato profondamente da decenni di incuria ed abbandono».
 

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