«Tutti devono avere la certezza del lavoro, qui invece si rischia qualcosa che mi fa molto paura: l'abbandono». Commenta con queste parole la sua vista nella fabbrica di Ponticelli, l'attore Flavio Insinna. Lo showman e presentatore Tv ha espresso più volte vicinanza ai lavoratori Whirlpool che da un anno portano avanti la loro vertenza. Una battaglia che li ha visti spesso in strada – e in tutte le sedi istituzionali – per difendere il lavoro. Proprio il 31 ottobre, tra due settimane, saranno decise le sorti di questo stabilimento e dei 420 dipendenti che ancora non hanno perso la speranza di salvare il loro futuro e quello delle loro famiglie. «Lo diceva il presidente Pertini – prosegue Insinna – che se parliamo di dignità, di libertà e di democrazia senza lavoro, stiamo parlando di concetti astratti. Io sono d'accordo con questo pensiero e dico che tutti dovrebbero avere la tranquillità, di sapere al sicuro il proprio impiego. La mia presenza oggi è solo un piccolo segno, un supporto che sento di dover dare a chi ha la necessità di difendere il proprio futuro. Nessuno deve strappare il lavoro con i denti come sta accadendo qui».
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Una posizione chiara che affianca e sostiene quella dei dipendenti ancora in agitazione e che oggi, grazie al supporto di associazioni e sindacalisti come Aboubakar Soumahoro, hanno avuto un nuovo momento di incontro e confronto.
«I lavoratori – afferma Soumahoro – hanno bisogno di parole chiare rispetto alle incertezze che hanno ricevuto sino ad oggi.