Napoli, la fontana di Monteoliveto ​ancora prigioniera del cantiere: ritardo per la fine dei lavori

La fontana di Monteoliveto prigioniera del cantiere
La fontana di Monteoliveto prigioniera del cantiere
di Antonio Folle
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 19:59
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Non c'è pace per la storica fontana di Monteoliveto. Il monumento al re Carlo II di Spagna è passato da un prigione all'altra. Dalla prigione del degrado a cui l'avevano costretta napoletani poco attenti alla storia della città e istituzioni indifferenti, alla prigione vera e propria fatta di impalcature e reti di contenimento. Lo scorso mese di ottobre il Comune di Napoli aveva annunciato in pompa magna l'avvio dei lavori per l'installazione di una inferriata di contenimento che dovrebbe salvaguardare gli storici marmi dagli "insulti" a suon di bomboletta da parte dei ragazzi che frequentano la zona. 30 giorni, questo il periodo prefissato per la conclusione dei lavori realizzati grazie ad un bando di Asìa. 
 

Secondo quanto riporta il cartellone apposto all'esterno del cantiere i lavori dovevano terminare il 23 novembre. Ad oggi i ritardi nella consegna sono arrivati a 18 giorni, una eternità. Da diversi giorni non ci sono operai al lavoro e fino ad oggi solo pochi metri di inferriata sono stati effettivamente installati. La mancanza di chiarezza sulla fine dei lavori ha scatenato un'aspra polemica da parte dei cittadini che speravano di vedere la fontana in tutta la sua bellezza entro Natale. Difficile dire quando la recinzione, chiesta a gran voce per anni, sarà effettivamente completata. Il sospetto è che i tempi saranno lunghi.

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Ad aggravare ulteriormente la situazione la trasformazione del cantiere in un ricettacolo di rifiuti ad opera di qualche incivile che, probabilmente, ha scelto proprio il cantiere della fontana di Monteoliveto per abbandonare i propri sacchetti. Bottiglie rotte e le ormai altrettanto storiche scritte con bombolette e pennarelli indelebili fanno da cornice ad uno scempio che grida vendetta da ormai troppi anni. 

«Il vicesindaco Panini - attacca il presidente del Comitato Vivibilità Cittadina Gennaro Esposito - aveva annunciato a gran voce, anche a mezzo social, questo intervento che doveva mettere al sicuro la fontana di Monteoliveto. Ad oggi non solo gli operai non solo al lavoro, ma non si sa nemmeno quando saranno completati i lavori. Come al solito assistiamo all'improvvisazione e a farne le spese sono i nostri monumenti. Il Comune di Napoli - prosegue Esposito - deve immediatamente inviare una lettera di diffida alla ditta che non sta rispettando i termini di consegna. Non possiamo consentire che questi lavori, che sono così necessari per la salvaguardia di questo storico monumento, durino mesi».

I marmi scolpiti su disegno di Cosimo Fanzago, lasciati al degrado per anni, aspettano un restauro che difficilmente sarà realizzato nei prossimi mesi. Intorno ai lavori per l'installazione delle pesanti strutture di ferro ruota un vero e proprio giallo. Le inferriate sono state installate a pochi centimetri dal bordo della vasca monumentale - quella che necessiterebbe dei più importanti interventi di restauro - una posizione che renderà estremamente difficile, se non impossibile, il lavoro dei restauratori che, dopo il necessario ok della Sovrintendenza, dovranno realizzare l'intervento di pulizia che lo stesso re Carlo II sembra invocare disperatamente dall'alto della sua effigie scolpita nel bronzo.
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