Fontana delle Paparelle tra degrado e illegalità: «Clochard in mano ai clan»

Fontana delle Paparelle tra degrado e illegalità: «Clochard in mano ai clan»
di Maria Pedata
Sabato 24 Febbraio 2018, 16:08
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“E’ la fontana della vergogna”. I residenti adesso cosi dipingono la fontana del Tritone o “paparelle” di via Foria a pochi passi dal Man. Dopo le ultime denunce e segnalazioni sullo stato di degrado in cui è avvolta, ritorna proprio in questi giorni nell’occhio del ciclone per una storia di minacce, l’opera d’arte del  1871 creata da Carlo De Veroli. Gli addetti alla pulizia Parchi e Giardini del Comune partenopeo,  una volta giunti  in piazza Cavoùr per pulire la fontana e liberarla dai cartoni su cui dormono i clochard, sono stati minacciati. Dopo queste ultime notizie è sceso in campo dalla Terza Municipalità (Stella-San Carlo- Arena) il presidente  Ivo Poggiani che ha dichiarato: “Questo nucleo di senza fissa dimora sta trasformando piazza Cavoùr. La manutenzione non riesce a essere efficace, i giardinieri mi segnalano tutte le settimane che vengono minacciati, non vogliono fargli togliere le coperte stese, i cartoni”. Sul ruolo del volontariato, attivo nel quartiere Stella per i clochard, Poggiani chiarisce: “A questo punto faccio appello al volontariato, noi dovremmo far funzionare le mense invece di portare i pasti. Stiamo lavorando su questo  con l’assessorato di Roberta Gaeta, perché il volontariato deve lavorare in maniera organizzata. Il gran numero di pasti che arriva diventa merce di scambio per altro, a volte ci arrivano segnalazioni, il cibo diventa merce di scambio favorendo dei piccoli mercati illegali, poi esiste un tema, sono state subite violenze sessuali su alcune clochard  donne da altri clochard, c’è una bomba sociale. I senza fissa dimora  sono tra l’altro, manovalanza della camorra, come  i parcheggiatori abusivi e vengono utilizzati anche all’interno dello spaccio,  c’è su questa situazione, l’attenzione dalle forze dell’ordine”.

Ma non basta. I residenti chiedono un presidio fisso come in altre zone di Napoli. “Di polizia e carabinieri, qui neanche l’ombra, ci sono  soltanto alla stazione della metropolitana”, dice un’anziana signora che abita in uno degli storici palazzi a ridosso della fontana delle paparelle. Dal comitato Portosalvo, Antonio Pariante, con i suoi seguaci dopo aver denunciato l’abbandono della fontana, parla di reato contro il patrimonio monumentale, “le istituzioni devono chiedere l’intervento della forza pubblica e denunciare alle autorità giudiziarie. Ben venga il presidio dei monumenti con la polizia. Bisogna assicurarne il decoro come una priorità assoluta per la buona immagine della città. Chi sta nelle istituzioni e non è i grado di fare questo, si dimetta”.
 
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