Food Delivery e pandemia: arriva Tattà, l'app napoletana che abbatte i costi e sfida i colossi

Food Delivery e pandemia: arriva Tattà, l'app napoletana che abbatte i costi e sfida i colossi
di Paola Marano
Mercoledì 25 Novembre 2020, 17:17
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Sfidare i grandi colossi del mondo del food delivery, abbattere i costi di commissione per gli esercenti, e creare nuove opportunità di lavoro per giovani napoletani. E’ la scommessa di «Tattà Delivery», piattaforma di consegne a domicilio interamente made in Naples, nata durante il lockdown della scorsa primavera da un’idea di Cristhian Barone, ingegnere 36enne di Pianura: un progetto che mescola le competenze che il giovane napoletano ha maturato in Italia e all’estero nel campo dell’e- commerce , a quelle di suo fratello, già proprietario di una società esperta in consegne a casa per conto di supermercati. «Una naturale evoluzione – racconta Barone - perché in realtà era una cosa che già facevamo su categorie merceologiche diverse dal cibo».

Ma soprattutto una risposta concreta all’appello lanciato da ristoratori e pizzaioli napoletani sul’opportunità della messa a punto - in questo periodo storico che vede l’asporto tra le poche attività possibili - di un’app napoletana che possa ovviare ai costi di commissione dei grandi servizi di distribuzione, ritenuti eccessivamente alti dagli esercenti.

Se finora infatti la società napoletana si limitava a fare da intermediario nella gestione delle consegne, entro l'otto dicembre sarà invece operativa con una propria applicazione, progettata sia per dispsoitivi Ios che Android, che  permetterà a «Tattà», espressione che in gergo napoletano vuol dire "immediatamente", di gestire in maniera diretta le ordinazioni applicando costi di commisione più bassi rispetto a quelli imposti da grandi multinanzionali come Uber Eats o Just Eat.

«Applicheremo commissioni del 20 per cento, mentre le multinazionali partono dal 25 fino ad arrivare al 35 per cento – spiega Barone– In più diverse di queste piattaforme chiedono un costo d’ingresso, cosa che noi non faremo». Un team giovane, formato attualmente da una ventina di persone contrattualizzate, a cui si aggiungono altri rider titolari di partita Iva. «Ma il nostro obiettivo è arrivare ad assumere i rider, noi cerchiamo persone a cui offrire un  lavoro e che ci garantiscano una prestazione a tempo pieno - evidenzia Barone - La finalità sociale è quella di aprire la strada per la creazione di vere opportunità professionali desinate ai giovani di Napoli». Non solo lavoro, ma anche sensibilità verso le tematiche ambientali. «Introdurremo per le consegne a breve distanza anche mezzi di trasporto alternativi, come le bicilette elettriche o addirittura in monopattino», conclude Barone. 

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