Forcella, il prefetto di Napoli in visita alla Casa di Vetro: ad accoglierlo i bambini del quartiere

Forcella, il prefetto di Napoli in visita alla Casa di Vetro: ad accoglierlo i bambini del quartiere
di Giuliana Covella
Mercoledì 3 Marzo 2021, 16:20
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Erano solo una parte di oltre un centinaio di bambini che, ogni giorno, animano gli spazi di quella che, fino a due anni fa, era una vetreria abbandonata. Ma col sorriso e la voglia di riscatto per il loro quartiere hanno simboleggiato la speranza in un futuro migliore, in un momento difficile come questo dovuto alla pandemia. Con questo spirito i piccoli utenti della Casa di Vetro di Forcella hanno accolto questa mattina il prefetto Marco Valentini, in visita nel centro polivalente di via delle Zite.

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Il rappresentante del Governo ha incontrato, nella sede che ospita le attività promosse da L’Altra Napoli onlus, i minori del quartiere e gli operatori dell’associazione Amici di Carlo Fulvio Velardi.

Dopo aver visitato la struttura, che da spazio abbandonato è diventato un centro ludico-creativo di oltre 600 metri quadrati grazie all’intervento de L’Altra Napoli, Valentini si è fermato a parlare con alcuni dei 130 bambini che quotidianamente, fino a prima dell’emergenza sanitaria, animavano le sale della Casa di Vetro e con parte degli attori che guidano la rinascita di questa zona di Napoli.

Particolarmente apprezzata è stata l’esibizione musicale di due componenti dell’Orchestra Sanitansamble, ora insegnanti della neonata Piccola orchestra di Forcella, realtà che conta 50 giovanissimi aspiranti musicisti del rione. Nel corso dell'incontro sono stati illustrati al prefetto i progetti attivi sul territorio, portati avanti in sinergia con la Chiesa locale, la scuola e gli esercenti; iniziative volte a favorire lo sviluppo e la rinascita del territorio.

«La visita del prefetto è stata molto importante per noi e per i bambini e i ragazzi che frequentano il Centro - spiega Antonio Lucidi, vicepresidente de L'Altra Napoli onlus - avere le istituzioni al nostro fianco ci dà maggiore forza e ci spinge a continuare il nostro lavoro, avendo la percezione di andare nella giusta direzione». «È stato un momento di reciproca conoscenza e confronto anche con le diverse anime del quartiere - ha aggiunto Lucidi - parroci, scuole e commercianti, che speriamo possa ripetersi con maggiore frequenza e continuità. Nonostante l'emergenza sanitaria restiamo nel quartiere al fianco di questi bambini e delle loro famiglie, perché solo insieme si possono cambiare le cose».

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