Forcella, partono i progetti
per la lettura nel nome di Annalisa

Forcella, partono i progetti per la lettura nel nome di Annalisa
di Giuliana Covella
Mercoledì 28 Settembre 2022, 18:45
3 Minuti di Lettura

A Forcella tre progetti per la lettura nel nome di Annalisa Durante. Sono stati presentati questa mattina i nuovi percorsi educativi dedicati ai minori nel solco della promozione della legalità che va avanti dal 2004, anno della morte innocente della 14enne.

Un progetto che vede al centro la lettura intesa come strumento che porterà al cambiamento nel quartiere, come è emerso all’incontro di presentazione dei progetti sostenuti dal Cepell e dalla Fondazione Banco di Napoli, promossi dalla Biblioteca Annalisa Durante e dall’associazione Donne di Carta, in rete con Aib Campania, le scuole, le biblioteche e le associazioni del territorio. L’evento si è svolto nel cortile di piazzetta Forcella, dove hanno sede il nido comunale della II Municipalità, la scuola dell’infanzia dell’istituto comprensivo  Adelaide Ristori e lo Spazio Bambini per il gioco e la lettura, tra i luoghi previsti per la realizzazione dei progetti intitolati alla memoria della giovane vittima di camorra. Proprio da quel 27 marzo 2004, quando morì la piccola Annalisa, Forcella ha visto iniziare un lento ma costante percorso di rinascita, che ha acceso diverse luci nel rione, tra cui la Biblioteca di Annalisa, fortemente voluta dal papà Giovanni.

I progetti avranno dunque l’obiettivo di incidere in maniera ancora più profonda sul cambiamento del quartiere.

Lo si farà, in particolare, con la “Napoli-Bari della lettura”, un progetto formativo per l’infanzia rivolto a genitori, insegnanti e operatori lungo l’asse della Napoli-Bari, a cominciare da Forcella; si proseguirà con il “Polo d’infanzia della lettura 0-6”, che promuoverà la lettura sin dalla tenera età, indirizzato a lattanti, divezzi, bambini delle scuole d’infanzia e alle rispettive famiglie; si completerà con “Leggere a Forcella”, progetto di inclusione rivolto a bambini e ragazzi in età dell’obbligo, per contrastare la dispersione scolastica ed includere i minori con bisogni speciali e disturbi dell’apprendimento.

«Per riuscire nell’intento abbiamo bisogno della partecipazione attiva della famiglie - dice Giuseppe Perna, presidente dell’associazione Annalisa Durante - Per questo abbiamo invitato anche i parroci e le associazioni promuovendo la nascita di un “Club dei lettori responsabili”, al quale far aderire innanzitutto i genitori che non devono scaricare le responsabilità educative sulla scuola, ma debbono prendere parte attiva ai progetti, assumendo l’impegno di prendersi cura anche dei bambini che non vengono seguiti dalle rispettive famiglie». Per la preside Stefania Colicelli «questa è un’occasione da non perdere, è la prima volta che nidi comunali e scuole statali iniziano a dialogare e ad affrontare insieme le sfide educative che abbiamo davanti. Ma è necessario che le istituzioni ci siano vicine, come gli assistenti sociali e gli operatori delle Asl».

Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, l’assessora all’Istruzione del Comune di Napoli Maura Striano, la responsabile del Cepell per la promozione della lettura per l’infanzia Amalia Maria Amendola, le rappresentanti dell’Aps Donne di Carta Teresa Lucente, Giovanna Marrone e Silvia Bazzocchi e i dirigenti scolastici Antonia Marino della Bovio-Colletta, Giuliana Zoppoli del Campo del Moricino e Luciano Maria Monaco della Paolo Borsellino.

© RIPRODUZIONE RISERVATA