Ha avuto «esito positivo», secondo la Procura di Napoli Nord, l'incidente probatorio iniziato alle 14 nel Policlinico di Bari dove è ricoverato Nicola Liguori, l'uomo dato alle fiamme la notte dello scorso 30 giugno mentre, su una panchina di Frattamaggiore, era intento a videochiamare la fidanzata, Giuseppina Mosca, teste chiave dell'indagine. Secondo quanto si è appreso, Liguori con voce strozzata, ha risposto alle domande che gli venivano rivolte dal giudice per le indagini preliminari di Bari, alla presenza del pubblico ministero di Napoli Nord Alberto Della Valle, di Pasquale Pezzella, colui che viene accusato di essere l'autore del gesto e dell'avvocato Fernando Pellino, legale dell'indagato. Le dichiarazioni rese dalla vittima sono state registrate e verranno trascritte per essere allegate al fascicolo d'indagine.
Ad accusare Pezzella sono il fratello e la madre di Liguori, che hanno raccolto le sue parole prima che venisse soccorso dai sanitari, ma soprattutto la sua fidanzata con la quale Nicola era al telefono al momento dell'aggressione.