«Bella Ciao» alla recita a scuola, furia di un genitore e polemiche a Napoli

«Bella Ciao» alla recita a scuola, furia di un genitore e polemiche a Napoli
di Attilio Iannuzzo
Mercoledì 12 Dicembre 2018, 12:14 - Ultimo agg. 13 Dicembre, 15:35
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Bella Ciao sarà cantata alla recita dell’Istituto elementare De Amicis di Napoli. Un genitore, Paolo Santarelli, neurologo, leader del comitato di residenti di Chiaia, denuncia su facebook l’accaduto, polemizzando con la decisione dell’Istituto: «Avendo sorpreso mia figlia canticchiare ‘Bella ciao’ ho appreso da lei con mia somma meraviglia che questa canzone farà parte della recita di Natale della scuola elementare De Amicis, che quest’anno verterà sulla Costituzione italiana e non sul Natale. Non vorrei allora che questa decisione altro non sia che una scelta ad hoc fatta per non turbare la sensibilità delle famiglie di religione musulmana che hanno i loro figli in quella stessa scuola».

Sulla vicenda interviene Sandro Fucito, Presidente del Comune di Napoli, chiedendo al genitore di essere oculato e di fare un’analisi più corretta: «Ci si rammarica di “Bella Ciao” alla recita scolastica? Inviterei – dice Fucito –  a riflettere sul fatto che se esistono istituzioni repubblicane, lo dobbiamo proprio a quei partigiani che hanno favorito la liberazione del nostro paese e la creazione della democrazia, non comprendo il disagio di alcuni». Il Natale tra l’altro, commentano altri genitori, «dovrebbe accomunare tutti, Cristiani, Musulmani, insomma tutte le comunità; la musica serve ad unire, non centro a separare.

Ma Santarelli non vuole sentire ragioni, non vuole insomma che sua figlia «minorenne» possa cantare una canzone del genere», quasi come se alcune melodie fossero vietate ai minori di 18 anni. Ed incalza: «Questa canzone evoca uno dei momenti più bui della storia d’Italia. Scritta da vigliacchi senza patria e senza divisa che sparavano alle spalle ai veri soldati italiani».
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