Apriti sesamo. Furti in casa, torna alto l'allarme. Arriva l'estate, e con le vacanze si ripropone l'emergenza. Ma quest'anno c'è chi cerca di non farsi prendere alla sprovvista dai topi d'appartamento, affidandosi ai social e ad una app che geolocalizza le zone a potenziale rischio.
Come accade di questi tempi, con le ferie l'emergenza si ripete, anche se da settimane su Facebook si susseguono messaggi che sembrano catene di Sant'Antonio: un tam tam informatico, un passaparola di segnalazioni lanciate da parte di residenti vittime di furti nei singoli quartieri cittadini (soprattutto quelli collinari, da sempre i più bersagliati dai ladri d'appartamento tra giugno e settembre).
«Ladri in azione: massima allerta al Vomero», si legge nel primo post pubblicato da Maria F. il 21 luglio scorso. Due giorni dopo, nuovo post: «Piazza Arenella, via Piscicelli, furti in casa. Fate girare».
C'è anche un giovane ingegnere che ha creato una applicazione alla quale fanno ricorso sempre più residenti della zona collinare per localizzare le zone e le aree dei quartieri più a rischio. È una semplice cartina sulla quale appaiono puntini rossi che indicano le strade dove si sono consumati i furti in casa.
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Eppure, stando ai dati ufficiali interforze che si riferiscono al mese di luglio, mai come quest'anno si registra una flessione dei furti in appartamento. Naturalmente è presto per stilare bilanci definitivi, e la statistica ovviamente non comprende ancora le denunce relative al mese di agosto.
Cosa indicano i numeri? A Napoli il mese di luglio ha fatto registrare 34 casi, contro i 59 dell'anno precedente; in provincia i furti denunciati lo scorso mese ammontano invece a 160, a fronte dei 221 del 2019. Il trend nel capoluogo segna così il 27,60 di percentuale in meno, mentre per il resto dell'area metropolitana la tendenza decresce addirittura del 42,37.
Dalle notizie che abbiamo raccolto dalle vittime dei furti subìti in casa ci sono due elementi che gli stessi investigatori non sottovalutano. Il primo, che desta sincero allarme, è legato al fatto che la quasi maggioranza dei reati commessi viene messo a segno senza effrazione. Il che significa una cosa: i ladri che svaligiano gli appartamenti approfittando dell'assenza dei residenti utilizzano con sempre maggior frequenza quella famigerata chiave universale o chiave a stella in grado di scassinare anche la più blindata delle casseforti. Il secondo elemento, ugualmente allarmante, è il numero dei tentativi di furto e rapina che vengono eseguiti ai danni di anziani soli in casa. Le tecniche sono sempre le stesse: c'è chi citofona e - approfittando dell'età delle vittime - si fa aprire portone del condominio e porta di casa spacciandosi per operai del gas, per forze dell'ordine e così via.
Chi subisce un furto in casa quasi sempre denuncia. E dalle indagini emerge un filo rosso che porta sempre verso la stessa direzione: ad operare, a riuscire ad introdursi nelle abitazioni quasi sempre vuote, sono con ogni probabilità le stesse bande di ladri, veri professionisti dello scasso. Sessantuno i casi denunciati ai soli carabinieri, tra Napoli e provincia. Si sa bene poi che - oltre ai ladri nostrani - da tempo anche a Napoli si muovono gruppi di extracomunitari, in particolare georgiani, abilissimi nel furto con scasso e capaci di disinnescare anche i più sofisticati allarmi.