Furto di alberi, babygang
in azione al Borgo Orefici

Furto di alberi, babygang in azione al Borgo Orefici
di Maria Pedata
Lunedì 15 Gennaio 2018, 17:36
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A un giorno dal vertice in Prefettura con il Ministro Minniti sulla questione Baby Gang, i bulli partenopei   non si fermano ai baretti di  Chiaia con la loro escalation di violenza,  ma sono arrivati anche al Borgo Orefici e alla collina di San Martino. Questa volta nel quartiere Porto non hanno   preso di mira le persone, ma gli alberi per   tagliarne il fusto. Cosi  hanno  deturpato uno dei ceppi  nella piazzetta alle spalle di Corso Umberto e rotto qualche insegna di negozio, infine hanno lasciato quasi come loro  firma un segno di lama a un altro  tronco d’albero. Poi è stata la volta della  Pedamentina al Vomero dove i ragazzini sono entrati  in azione di notte  fin dentro una casa  in cui non c’era nessuno,   tra quelle   dei piani bassi  nei parchi condominiali dove ci sono i giardini con alberi e frutteti.  Una volta giunti li, come raccontano i residenti,   “hanno tagliato i tronchi degli alberi  per farne forse  i famosi ceppi di sant’Antonio il 17 gennaio”. L’ondata della Gang attraversa la città in varie forme e in piazzetta Orefici ha lasciato un segno che è “ancora vuoto”, spiega il presidente del Consorzio Roberto De Laurentis: “Non ci hanno ancora messo l’albero dove era, sicuramente il Comune interverrà appena possibile”. Nell’antica  agorà che per anni è stata   un  luogo simbolo della rinascita commerciale partenopea, la meta preferita dei turisti jet set che lasciavano Napoli dopo  aver acquistato collane di   diamanti, orologi e  anelli preziosi, sono cambiate molte cose per gli abitanti, adesso  non si sentono sicuri e il quartiere alle spalle  di corso Umberto oramai lo vedono “come morto, non sappiamo se le telecamere di videosorveglianza funzionano”. 

I commercianti degli Orefici fanno fronte comune contro la mancanza di sicurezza dopo gli ultimi episodi dei furti di alberi e soprattutto quelli di violenza. “Ci sono voluti tre feriti gravi per arrivare alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Bene la  presenza del Ministro in Prefettura come da noi richiesto. Ora non si perda tempo e si affronti un’emergenza che non è solo napoletana come vuol far credere Salvini. Subito coprifuoco per i minorenni e l’allontanamento dei figli dei camorristi”. Ma denunciare forse non basta per De Laurentis: “A cosa serve se non c’è certezza della pena per questi reati? Qui ci vuole solo una cosa, più attenzione da parte anche del Comune, questa è una zona che merita, chi viene qui trova cortesia e professionalità”. Dal parlamentino di piazza Dante, l’assessore a Viabilità e Strade Marcello Cadavèro sottolinea: “Certo i cittadini dovrebbero collaborare di più ma non aiuta certo la sensazione di insicurezza e di sfiducia nei confronti di chi dovrebbe loro garantire sicurezza.
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