Tentano il colpo grosso con un furto in un'abitazione di Posillipo, ma mentre fuggono con il bottino il proprietario dell'appartamento li intercetta e a quel punto si scatena la violenza. Momenti di terrore all'interno del Rione Pica, dove tre malviventi che avevano appena svaligiato l'abitazione di un professionista napoletano dopo aver ingaggiato una brutale colluttazione con la vittima sono stati intercettati e arrestati dagli agenti della Squadra mobile della Questura.
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Tutto accade nel pomeriggio di mercoledì, quando i tre ladri - residenti a Poggioreale - riescono a introdursi in un appartamento di Posillipo. Riescono a razziare denaro e gioielli per un valore che sfiora i 100mila euro, ma qualcosa va storto. Arriva il proprietario dell'appartamento e trova i banditi con la refurtiva. I delinquenti prima lo minacciano di morte, poi lo picchiano selvaggiamente. Poi fuggono. L'uomo chiama la polizia e iniziano le indagini, coordinate dal primo dirigente della Mobile, Alfredo Fabbrocini. E in meno di 24 ore gli investigatori riescono a chiudere il cerchio intorno ai criminali. Tutti rintracciati e finiti in manette: nei loro confronti è stato emesso un decreto di fermo. In carcere sono finiti un uomo di 43 anni e i suoi due figli, complici nel colpo. Ora devono rispondere di concorso in rapina aggravata e lesioni.
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La vittima del furto-rapina si era momentaneamente allontanata da casa, ma già dal giorno precedente si era insospettito dalla presenza di due persone che per ore erano rimaste ferme in auto nei pressi di casa. L'auto - una Fiat 500 - era proprio quella poi usata dai malviventi per fuggire dopo aver pestato l'uomo e portato via il bottino, che non è stato ancora recuperato.