Napoli, furto del Salvator Mundi nella chiesa di San Domenico Maggiore: sei arresti

Napoli, furto del Salvator Mundi nella chiesa di San Domenico Maggiore: sei arresti
di Leandro Del Gaudio
Martedì 26 Aprile 2022, 20:10 - Ultimo agg. 27 Aprile, 11:02
2 Minuti di Lettura

Blitz dei carabinieri del Ros, finiscono in cella i presunti trafficanti di arte che avrebbero rubato la copia del Salvator Mundi, celebre dipinto di Leonardo Da Vinci, custodita a Napoli a gennaio del 2016.

Sono stati eseguti decreti di fermo a carico dei seguenti indagati: si tratta di Pasquale Ferrigno (collaboratore familiare del convento di San Domenico, in possesso di tutte le chiavi di accesso al museo doma): avrebbe consentito a Tommaso Boscaglia e Marco Fusaro, l'accesso alla sala del tesoro; consentendo ai due di impossessarsi del Salvator mundi; decreto di fermo anche a carico di Domenico De Rosa e Vincenzo Esposito e Antonio Mauro, che avrebbero ricevuto da Ferrigno e da Boscaglia e Fusaro il dipinto, poi consegnato a Silvio Vitagliano (a sua volta condannato in un precedente fascicolo). E l'epilogo di una vicenda nella quale spunta il ruolo della camorra. Secondo la Procura, pm Giuseppina Loreto, a svolgere il ruolo di intermediario sarebbe stata Maria Licciardi. 

Video

Il dipinto, olio su tavola, fu rinvenuto il 16 gennaio 2021 ed è la copia del più famoso Salvator Mundi realizzato da Leonardo da Vinci, venduto dalla casa d'asta Christie's di New York per un valore di 450 milioni di dollari. La copia in questione, di ingente valore storico e artistico, risulta essere stata realizzata da un allievo di Leonardo, nel secondo decennio del secolo XVI. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA