Galleria Umberto I di Napoli, vertice in prefettura: sprint per il piano sicurezza

Non basta il presidio fisso della polizia municipale con servizi dedicati che vanno dalle otto del mattino alle otto di sera

La Galleria Umberto I di Napoli
La Galleria Umberto I di Napoli
di Giuseppe Crimaldi
Venerdì 26 Maggio 2023, 12:00
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Vertice, ieri mattina, in prefettura per pianificare gli interventi tanto attesi sulla Galleria Umberto. Una riunione di natura tecnica, che ha visto riuniti intorno al tavolo convocato dal prefetto Claudio Palomba tutti i soggetti pubblici coinvolti nel progetto di messa in sicurezza e decoro dello storico monumento abbandonato ad un degrado che sembra non avere fine.

L'incontro era programmato nell'ambito di un comitato per l'ordine pubblico durante il quale sono stati anche messi a punto i dettagli operativi in occasione dei concerti del cantante Gigi D'Alessio al Plebiscito e la visita di alcuni ministri del governo al polo universitario di san Giovanni a Teduccio, prevista per domani.

Ma il faccia a faccia tra il prefetto e gli organi coinvolti nel discorso del recupero della Galleria Umberto è servito a fare un rapido punto della situazione e a ribadire specificità e competenze di ciascuno nell'ambito di un lavoro corale.

Un nuovo tavolo verrà convocato presto. 

Il recupero degli spazi diventati - soprattutto di notte, ma non solo - terra di nessuno è stato tra i primi impegni assunti dal prefetto Palomba dal momento in cui si è insediato a Palazzo di Governo.

Problemi e criticità ataviche, quelle dell'imponente struttura a ridosso di via Toledo: mancata manutenzione ordinaria, assenza di controlli notturni, con scorribande di ragazzini che fino all'alba la prendono d'assalto scambiandola, di volta in volta, come campetto di pallone per organizzare partitelle, o peggio ancora come circuito per le corse a bordo di motorini. Altrettanto seria è poi la questione dei senzatetto che con il calar della sera si accampano nella Galleria.

Tutte questioni già note: se andate su Google e fate una ricerca digitando le parole Napoli, Galleria Umberto e degrado otterrete centinaia di risultati: tutti relativi sempre allo stesso argomento, e ai nodi mai sciolti per liberare un luogo che meriterebbe ben altro rispetto e sicurezza.

Proprio grazie al prefetto Palomba, poi, negli ultimi tempi si è cercato di trovare soluzioni più ampie e condivise, a cominciare dal coinvolgimento dei privati; come pure si è avanzata un'ipotesi estrema, ma fattibile: quella di chiudere la struttura durante la notte. Al momento la Galleria ha un presidio fisso garantito dalla polizia municipale, con servizi dedicati che vanno dalle otto del mattino alle otto di sera. Sicuramente un passo in avanti, e un segnale di attenzione. Ma non basta ancora.

E pensare che c'è chi si dice pronto a investire in questo luogo magico. Proprio di recente due marchi importanti - l'americana Starbucks e la Mondadori avevano espresso interesse a investire con i propri negozi nella Galleria, con una sola subordinata: la richiesta (ma sarebbe meglio dire la garanzia) di un chiaro e definitivo progetto capace di assicurare il decoro a quegli spazi. 

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In quest'ottica la soluzione prospettata (e forse l'unica in grado di salvare la Galleria) resta quella di garantire sicurezza e decorro attraverso l'installazione di una rete di telecamere e dei cancelli ai varchi d'accesso. Ma ora è tempo di decidere. 

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