Galleria Umberto I di Napoli, torna il degrado: risse tra clochard ubriachi e teppisti in monopattino

Galleria Umberto I di Napoli, torna il degrado: risse tra clochard ubriachi e teppisti in monopattino
di Gennaro Di Biase
Giovedì 23 Giugno 2022, 11:00 - Ultimo agg. 14:30
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Non frena, purtroppo, la debacle della Galleria Umberto I. Mentre si aspetta l'entrata in vigore, il mese prossimo, del nuovo regolamento sul decoro, il degrado avanza. Sporcizia, inciviltà, dissesti strutturali. L'altro ieri, purtroppo, è deceduto uno dei clochard che avevano ripreso a frequentare il monumento. Ieri sera, invece, c'è stata una rissa tra homeless. Entrambi segni del fatto che il patto decoro, promosso a inizio anno dal Comune dopo la campagna del Mattino per salvare la Umberto I, è ormai quasi dimenticato. Lo dimostrano anche le gare di monopattino e le partite di calcio in pieno giorno, filmate dai commercianti.

Restano però due speranze: la vigilanza notturna, che - stando a quanto stabilito in Prefettura circa un mese fa - dovrebbe partire il 13 luglio; e l'annuncio di Manfredi che ieri ha dichiarato: «Trovati i fondi per rifare il pavimento, un intervento che costa più di un milione di euro». Partiamo dalla rissa. È sera: sotto gli occhi smarriti dei turisti, i senzatetto si picchiano. Alcuni di loro brandiscono delle mazze. I residenti, tra indignazione e spavento, chiamano quindi il 112. L'episodio, tra l'altro, è stato segnalato da un cittadino al consigliere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli: «La situazione è nuovamente sfuggita di mano - commenta Borrelli - la Galleria è abbandonata al degrado.

Da tempo chiediamo sorveglianza e vigilanza 24 ore su 24, come era stato promesso ai condomini, anche dopo le 20, quando gli agenti della polizia municipale smontano dal servizio. L'altro aspetto da affrontare è appunto l'emergenza clochard che non può più essere gestita come si è fatto sinora. Queste persone non possono vivere così, bisogna restituire dignità a loro e decoro alla galleria». Siamo sul lato del San Carlo, sotto a uno dei tanti ponteggi montati per i restyling delle facciate. È qui che è stato ritrovato il clochard senza vita. Sul pavimento dell'Ottocento una scritta: «Finché confiderai in Cristo puoi essere sicuro dell'amore e dell'accettazione di Dio».

Alcuni lavori alle facciate proseguono, in Galleria. Altri sono stati sospesi in attesa dell'esito della crisi del bonus facciate. Moltissimi i temi caldi, riguardo al monumento del Risanamento: la soluzione del nodo-lavori si sta però avvicinando dal momento che, sempre ieri, il primo cittadino ha dichiarato che il restauro, necessario anche sulla copertura, dovrebbe partire entro l'anno. Andrà immaginato un sistema di raccolta delle acque diverso rispetto a quello pensato originariamente.

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«Mi chiedo se sia normale - sospira Fabiana Barbaro, della storica famiglia di imprenditori e commercianti della Umberto I - che di giorno i turisti, passando al centro della Galleria, siano costretti a schivare pallonate e monopattini». Gesti incivili di ragazzini senza rispetto per la loro storia, ma anche senza strutture adatte per sfogare la loro voglia di divertimento. Il destino della Umberto I, in ogni caso, resta aggrappato alle decisioni prese in Prefettura nelle scorse settimane: i condomini privati hanno accettato le spese della vigilanza notturna da luglio fino a dicembre. Salvo imprevisti, per facilitare il lavoro delle guardie giurate, dovrebbero essere chiusi due o tre dei 4 varchi d'accesso del monumento. Al momento, non sono stati fatti passi indietro su questo progetto. Ed è già qualcosa. 

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