Galleria Vittoria di Napoli, Cosenza: «Dal Comune errori e ritardi ma ora ho fiducia nell'Anas»

Galleria Vittoria di Napoli, Cosenza: «Dal Comune errori e ritardi ma ora ho fiducia nell'Anas»
di Paolo Barbuto
Lunedì 16 Agosto 2021, 08:45 - Ultimo agg. 18:14
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I segreti della galleria li conosce dallo scorso settembre, quando venne invitato per una consulenza informale subito dopo il crollo; Edoardo Cosenza oggi spiega che finalmente la strada è in discesa, l'avvento dell'Anas - spiega - ha impresso una svolta determinante alla stucchevole vicenda del tunnel della Vittoria. Cosenza è ordinario di Tecnica delle Costruzioni alla Federico II, è il numero uno degli esperti di ingegneria sismica in Italia ed è presidente dell'ordine degli ingegneri, carica in scadenza a settembre, ma è già pronta una squadra per cercare di riconquistare la presidenza; lista dal nome inequivocabile, «Ingegno Napoletano».

Cosenza, il cantiere deserto a Ferragosto la preoccupa?
«No, non sono questi i dettagli che determinano la buona riuscita di un intervento.

E poi è normale che in estate i cantieri rallentino, è giusto che gli operai possano tirare il fiato».

Ma Napoli aspetta ormai da undici mesi di riavere la Galleria.
«È vero, ma io adesso sono fiducioso. La questione è nelle mani dell'Anas, una struttura della quale non si può dubitare. Conosco il responsabile della Campania, Nicola Montesano, persona per la quale nutro grande stima: Anas avrebbe potuto rinunciare a quest'incarico e invece s'è messa a disposizione di Napoli, questo è un punto d'onore».

Dunque basta la sola presenza di Anas per considerare risolta la questione?
«Chi vive di cantieri sa perfettamente che dietro l'angolo può sempre nascondersi una difficoltà imprevista. Io oggi dico solamente che, finalmente, la questione è finita in mani esperte e affidabili».

Perché, fino ad ora non lo era?
«I ritardi e gli errori commessi dall'amministrazione comunale non sono io a scoprirli. La questione non è stata affrontata, soprattutto nella fase iniziale, in maniera corretta, ma questo è sotto gli occhi di tutti».

Lei critica l'amministrazione uscente perché è un aperto sostenitore di Gaetano Manfredi...
«No, non è nel mio stile. Certe sbavature nella gestione della crisi della Galleria Vittoria sono sotto gli occhi di tutti, le hanno raccontate con dovizia di particolari i giornali, non sono io a scoprirle: le critiche sono quelle che ogni cittadino di Napoli farebbe, non c'entra la prossima scadenza elettorale».

Eppure, secondo i tempi previsti, sarà la futura amministrazione a dover completare il percorso della Galleria.
«Sarà così, colpa dei ritardi precedenti. Ma non sarà un onere insostenibile per chi governerà la città perché, lo ripeto, Anas è totalmente affidabile».

 

Cosa pensa del progetto che verrà realizzato?
«Si tratta di un intervento di routine per chi si occupa di gallerie. Si andranno a individuare e convogliare le infiltrazioni per evitare problemi futuri alla struttura. Del resto non esiste galleria al mondo che non abbia problemi di infiltrazioni».

Le specifiche del progetto non promettono un effetto esteticamente gradevole.
«Probabilmente sarà così. Si darà precedenza alla sicurezza e alla tenuta della struttura. Alcune parti in marmo saranno sostituite con strutture in lamierino d'acciaio; sotto la volta, leggo dai comunicati, sarà posizionata anche una rete di protezione. Insomma, c'è la possibilità che l'effetto estetico non sarà particolarmente avvincente. Però rispetto alla necessità di sicurezza e all'importanza del tratto stradale, si può accettare anche questo».

Perché si è arrivati a questa situazione?
«L'ho detto anche in altre occasioni, se manca una manutenzione puntuale è inevitabile che le costruzioni arrivino a un punto di estremo degrado. Anche se va sottolineato che la tenuta strutturale della galleria non è mai stata in dubbio».

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