Galleria Vittoria, primo bluff: si lavora a singhiozzo. «È la farsa di sempre»

Galleria Vittoria, primo bluff: si lavora a singhiozzo. «È la farsa di sempre»
di Valentino Di Giacomo
Mercoledì 4 Agosto 2021, 00:04 - Ultimo agg. 16:46
4 Minuti di Lettura

«Se chi ben incomincia è a metà dell’opera allora in questo caso siamo lontanissimi dalla meta, se si pensa di procedere così ci vorranno ben più dei quattro mesi promessi per portare al termine i lavori». Sono partiti tra rabbia e diffidenza dei residenti i primi interventi per riaprire la Galleria Vittoria e ieri il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha preso carta e penna per scrivere all’Anas e al Comune per sapere se i lavori all’interno del tunnel proseguiranno ancora a questi ritmi. Ieri i primi operai - secondo le segnalazioni del comitato spontaneo che è stato creato dai cittadini per monitorare l’effettivo svolgimento degli interventi - sono arrivati dopo le 8 di mattina e appena dopo le 17 non c’erano più mezzi né addetti all’opera. Lunedì scorso era stato promesso che si sarebbe lavorato 20 ore al giorno, ma nei primi due giorni non si è arrivati alle 9 ore di lavoro, provocando tensione tra i tanti residenti e commercianti che non aspettano altro che la Galleria finalmente riapra. 

Ieri pomeriggio il consigliere regionale Borrelli non ha aspettato ancora e ha inviato quindi una missiva all’Anas, incaricata dal Comune dei lavori di rifacimento del tunnel della Vittoria. «In riferimento ai lavori di messa in sicurezza della Galleria - ha scritto l’esponente di Europa Verde - si chiede di conoscere i turni di lavoro ed il numero degli addetti, stante le dichiarazioni di un orario quotidiano garantito di 20 ore lavorative».

I cittadini che da lunedì stanno monitorando l’esecuzione dei lavori sostengono che gli operai non superano le dieci unità e che per gran parte della giornata sono in tre o quattro all’opera. «Mi hanno segnalato - spiega Borrelli - l’interruzione dei lavori già a partire dalle ore 17,30 di ieri per riprendere solo questa mattina intorno non prima delle 8». Nessun lavoro notturno come era stato promesso, anzi mezzi e attrezzi vengono fermati ben prima del tramonto. 

Video

Ieri una ventina di commercianti e residenti si sono dati il cambio per presidiare il cantiere, ma vogliono capire se anche nei prossimi giorni i ritmi di lavoro saranno quelli sostenuti nei primi due giorni. «Così - spiega il tabaccaio di via Chiatamone - come temevamo i lavori non termineranno mai, altro che quattro mesi». Chi ha un’attività nella zona di Chiaia si sente preso in giro. «Non dovevano dirci - racconta uno dei titolari di un garage - che avrebbero lavorato per 20 ore al giorno se poi non sono in grado di mantenere le promesse. Di questo passo allora non crediamo neppure che i lavori possano terminare entro la fine dell’anno come ci hanno detto».

Intanto Borrelli annuncia una serie di denunce ove la situazione restasse com’è. «Abbiamo inviato una nota al Comune e ad Anas per chiedere spiegazioni. Se questo sarà il modo di portare avanti il cantiere, faremo scattare le denunce. Stiamo parlando di uno dei maggiori assi viari della città, non può esserci questa incertezza sia per i residenti e tanto meno per chi ha un’attività commerciale e vorrebbe pianificare il proprio lavoro». Lunedì notte, solo per scrupolo, lo stesso Borrelli si era recato nei pressi del cantiere per verificare se ci fosse attività, ma non c’era nessuno. «Ci sono andato perché lo avevo promesso - spiega - ma è stato inutile perché il comitato di cittadini mi aveva già segnalato che tutti gli interventi si erano conclusi molto prima. Un bluff». «Siamo stanchi di certi andazzi - dice Borrelli - che hanno caratterizzato determinati lavori in città che dovevano durare poche settimane e a distanza di decenni non sono stati ancora completati». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA