Garage trasformati in appartamenti lussuosi nei rioni popolari di Arzano, Caivano, Afragola, Frattamaggiore e Frattaminore: chiesto l’intervento del prefetto di Napoli Claudio Palomba. Nel corso del vertice di questa mattina, il Comitato di liberazione dalla camorra dell’area a nord di Napoli ha sottolineato la necessità di mettere in campo azioni tempestive contro le occupazioni abusive e riguardo i beni confiscati alla criminalità.
È stata, a più riprese, sottolineata la necessità di liberare gli immobili occupati da personaggi legati ai clan per darli a chi ne ha realmente diritto. Si tratta di un’azione chiesta con forza, in particolare dopo gli ultimi episodi che hanno posto i riflettori sulla provincia napoletana. Negli ultimi mesi, sono state registrate stese, agguati e raid intimidatori. Nel mirino della criminalità sono finiti anche il comandante della polizia locale di Arzano Biagio Chiariello e il parroco della chiesa del Parco Verde di Caivano don Maurizio Patriciello. Lo Stato ha fatto sentire la sua presenza aumentando le forze in campo, effettuando arresti e sequestrando ben 500 chili di cocaina a Frattamaggiore.
Il comitato è deciso a non abbassare la guardia: «Nell’area a nord di Napoli, non abbiamo a che fare con una camorra stracciona come qualcuno vuole far credere. La camorra c’è ed è forte. Il percorso intrapreso di confronto con il prefetto è la strada giusta. È stato un incontro utile e costruttivo perché abbiamo trovato nel prefetto un interlocutore pronto a dare risposte alle nostre richieste».
Durante l’incontro è stato fatto riferimento anche alla richiesta della videosorveglianza, sulla scia dell’impegno assunto dall’assessore alla legalità della Regione Campania Mario Morcone: «Nelle scorse settimane, ha annunciato un’azione straordinaria sulla videosorveglianza con fondi messi a disposizione dalla Regione». Per quanto riguarda la gestione dei beni confiscati alla camorra, con una particolare attenzione alla Masseria Ferraioli: «Deve essere preservata dal rischio di un danno derivante dallo svincolo autostradale che dovrà essere realizzato a spese di Ikea. Abbiamo ribadito la richiesta di convocare una conferenza dei servizi nella quale verificare, con i tecnici della multinazionale svedese, la possibilità di una variante che permetta di realizzare lo svincolo senza danneggiare il bene divenuto patrimonio di centinaia di famiglie dell’area metropolitana di Napoli.