«È una città meravigliosa Napoli, una città di fantasia, creativa, con le sue ferite e contraddizioni, ma con la sua grande positività. Era stato combinato questo incontro per 6mila persone al massimo e i familiari delle vittime. I ragazzi si sono riversati in migliaia, i ragazzi sono stanchi delle parole, vogliono fatti e concretezza. La dimostrazione che hanno voglia di portare un loro contributo per il cambiamento». Così il presidente di Libera don Luigi Ciotti al termine della manifestazione che ha visto in piazza decine di migliaia di persone a Napoli nel giorno della memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie.
«Delle centinaia di familiari - sottolinea - l'80% di loro non conosce la verità, senza verità non si può costruire giustizia, eppure le verità passeggiano per le vie delle nostre città.
«Siamo qui per i familiari delle vittime innocenti - ha aggiunto don Luigi Ciotti - abbiamo voluto una giornata che lo Stato italiano decretasse sua perché deve restare, noi ce ne andremo, deve restare a mordere le coscienze. E oggi auguro a tutti un conflitto, il conflitto che io auguro a tutti, in un momento di fatica e sofferenza pensando alla guerra e alle altre 33 guerre che sono in atto sulla faccia della terra, è il conflitto delle proprie coscienze. A volte sono coscienze addomesticate, addormentate. Le mafie nonostante tutto sono tornate forti. La variante del Covid più pericolosa è la variante criminalità. Loro usano di meno per sparare ma di più per premere tasti e spostare denaro che hanno per riciclarlo. Usano altre tecnologie, ma le mafie sono forti».