Giorno della Memoria, Sergio de Simone «un angelo del Vomero»

Il 27 gennaio verrà deposto un mazzo di fiori accanto alla pietra d’inciampo di via Morghen, civico 65 bis, la casa dove viveva il piccolo ebreo napoletano

Nel frottage da sinistra Tatiana Bucci, Sergio De Simone e Andra Bucci, i bambini al centro del libro «Meglio non sapere»
Nel frottage da sinistra Tatiana Bucci, Sergio De Simone e Andra Bucci, i bambini al centro del libro «Meglio non sapere»
Martedì 24 Gennaio 2023, 15:57 - Ultimo agg. 16:43
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Napoli non dimentica. Il 27 gennaio 2023 alle 9,30 verrà deposto un mazzo di fiori accanto alla pietra d’inciampo di via Morghen, civico 65 bis, la casa dove viveva il piccolo ebreo napoletano ucciso dai nazisti ad Amburgo dopo terribili esperimenti medici. Sergio De Simone aveva poco più di sette anni e era stato deportato ad Auschwitz quando ne aveva solo sei, nel marzo del 1944, insieme con la mamma Gisella, le cuginette, la nonna, gli zii. Fu “usato” come cavia da un sedicente medico, che ottenne lui insieme ad altri 19 bambini per sperimentare una terapia crudele, oltre che del tutto priva di attendibilità, contro la Tbc. E, a poche ore dall’arrivo degli Alleati, fu ammazzato con gli altri piccoli: quei corpi erano prove da far sparire.

Alle 10,30 del 27, nella sala Ruotolo della Municipalità, verrà quindi ricordato il martirio del piccolo ebreo napoletano in un incontro con le scuole del Vomero e dell’Arenella. Dopo i saluti del vicesindaco Laura Lieto, della presidente della Municipalità Clementina Cozzolino, della consigliera Margherita Siniscalchi, presidente Commissione Scuola, di Giulio Delle Donne, presidente commissione Cultura, interverranno: Mario De Simone, fratello del piccolo Sergio, Titti Marrone autrice dei libri "Meglio non sapere" e "Se solo il mio cuore fosse pietra" (con quest'ultimo vincitrice dell'ultima edizione del Premio Napoli), Luciano Tagliacozzo, in rappresentanza  della Comunità  ebraica, Ersilia Di Palo docente e scrittrice.

Non da oggi, ma da anni la V Municipalità e il Comune di Napoli commemorano il ricordo di Sergio insieme con gli studenti delle scuole dell'Arenella e del Vomero e con l’associazione intitolata al piccolo De Simone, presieduta da Titti Marrone che per prima ne raccontò la storia, e dal fratelli Mario De Simone che ne è vicepresidente esecutivo. Già nel 2015, davanti al civico 65 bis di via Morghen, la V Municipalità pose infatti una targa ricordo per il bambino, a cui il Comune ha anche intitolato una strada a Capodimonte. A chiedere all’associazione di porre la Solpersteine per Sergio in via Morghen fu nel 2019 un gruppo di studenti delle scuole medie dell'Arenella, e alla cerimonia del 27 gennaio prossimo ne verrà invitata una rappresentanza.

Il QRCODE nella locandina consente l'ascolto della storia di Sergio de Simone:

La pietra d’inciampo è stata apposta nel 2019 a cura dell’organizzazione internazionale che in tutto il mondo realizza, con le Solpersteine dell’artista Gunther Dening, il più grande monumento diffuso d’Europa dedicato alla Shoah. 

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