L'estate dei roghi tossici non accenna ad arrestarsi a Giugliano. E ieri pomeriggio, a causa dell'ennesimo incendio, si è sfiorata la tragedia. Il rogo, di vaste proporzioni, è divampato nei pressi del campo rom presente in zona Asi e le fiamme hanno travolto anche due baracche. Presumibilmente, stando a una prima ricostruzione dei carabinieri della compagnia di Giugliano che si sono recati sul posto, inizialmente sarebbero stati dati alle fiamme cumuli di rifiuti ma dopo un po' il rogo si è esteso avvicinandosi sempre più all'accampamento. In poco tempo, probabilmente anche a causa del vento, il fuoco ha raggiunto due baracche che sono andate distrutte. Le due famiglie che vi abitavano sono riuscite a scappare in tempo. Tanto spavento tra i residenti del campo ma nessun ferito grazie anche all'intervento dei vigili del fuoco che sono riusciti a frenare l'avanzata delle fiamme e a spegnere l'incendio dopo qualche ora. L'enorme nube nera però, ha avvolto Ponte Riccio e dintorni rendendo l'aria irrespirabile per ore. Le baracche distrutte sono due nel campo rom abusivo alle spalle dell'insediamento realizzato anni fa dal Comune, a ridosso della zona industriale Giugliano-Qualiano. In quel lembo di terra, infatti, dopo la realizzazione dei container da parte del Comune, si è stanziata un'altra comunità rom. Ieri la nube nera e densa era visibile a diversi chilometri. A causa del vento, il fumo si è diffuso anche sulla circumvallazione esterna rendendo pericolosa la guida degli automobilisti.
La zona dove è scoppiato l'incendio è stata impraticabile a causa del fumo per diverse ore dato che non era il solito rogo di rifiuti ma molto più esteso. A sorvegliare proprio il campo e l'area dove è scoppiato l'incendio mesi fa fu previsto all'ingresso un presidio di militari ma nonostante ciò si registrano roghi costantemente. Anche due giorni fa c'è stato un altro incendio sempre in zona Asi. L'altra zona maggiormente colpita è quella di via Carrafiello. Per i residenti di quel campo rom il sindaco Pirozzi aveva invocato lo sgombero ma al momento una soluzione alternativa, dopo un ipotetico allontanamento forzato, non c'è. Intanto, gli imprenditori che hanno le loro attività nella zona industriale Giugliano-Qualiano sono esasperati. Quotidianamente sono costretti, come i residenti della zona di Ponte Riccio e dintorni, a barricarsi nelle aziende per provare a non respirare l'aria velenosa dell'ennesima estate tossica giuglianese.
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