Giugliano, rom senza residenza: manifestazione al Comune

Giugliano, rom senza residenza: manifestazione al Comune
di Maria Rosaria Ferrara
Lunedì 31 Ottobre 2022, 20:38
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«Abbiamo tutti i documenti bloccati, ci hanno sospeso i diritti fondamentali da quando non abbiamo più una residenza». Sono queste le motivazioni alla base della manifestazione dei rom di via Carrafiello tenutasi questa mattina all’esterno del Comune di Giugliano. I residenti del campo, dopo lo sgombero di tre anni fa, sono senza una residenza anagrafica e questo, spiegano, gli provoca una serie di disagi, «dall’impossibilità di avere la carta d’identità, a presentare documenti di ogni tipo come quelli legati all’invalidità o necessari per accedere a prestazioni Asl». 

Alcune decine di residenti del campo presente lungo la circumvallazione si sono dati appuntamento all’esterno del palazzo di Corso Campano per manifestare, denunciando questa condizione.

Con loro anche le associazioni che quotidianamente li seguono e li assistono nonché padre Alex Zanotelli che, oltre alla questione burocratica, denuncia le condizioni in cui vive quella comunità: «Noi abbiamo proposto tante soluzioni per queste persone ma mai nessuna è stata accettata. Da troppi anni questa gente viene trattata così dal Comune di Giugliano, non lo possiamo più accettare» dice. Le famiglie del campo di via Carrafiello sono circa 94, per un totale di 500 persone, che vivono in precarie condizioni igienico sanitarie. 

«Ci hanno promesso che risolvevano, che sbloccavano i nostri documenti ma non è stato fatto ancora niente» dice uno dei residenti del campo. «Da 20 giorni combatto per avere il codice fiscale per mia nipote ma non me la danno - ribatte un’altra donna presente alla manifestazione -. Io vivo qui da 40 anni».

«Da circa due anni, infatti - spiegano le associazioni presenti alla manifestazione -, il Comune di Giugliano in Campania ha congelato la concessione delle residenze nei confronti delle persone rom che si sono così viste precipitate in una condizione di sospensione dei diritti. Tale decisione assunta dalle autorità locali ha comportato per alcuni il mancato rinnovo del permesso di soggiorno con conseguente perdita del regolare lavoro; per altri, di cittadinanza italiana, l’impossibilità di conseguire la carta d’identità; per altri ancora, quelli segnati da invalidità di vario grado, l’impossibilità a presentare, come sarebbe nel loro diritto, regolare domanda di invalidità civile. Vivono ormi da anni in una condizione non più tollerabile di “cittadinanza amputata”».

Il problema sarebbe legato al fatto che l’insediamento di via Carrafiello è abusivo. L’amministrazione comunale ha dato appuntamento a una delegazione di rom e delle associazioni per il prossimo 10 novembre proprio per discutere della questione relativa alle residenze. «Cercheremo di trovare una soluzione finale al problema» assicura il vicesindaco Pietro Di Girolamo. 

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