Giuseppe Di Palo, l’avvocato napoletano che ha conquistato i social: «Così spiego il diritto ai miei follower»

Avvocato, classe 1985, vanta quasi 300 mila follower su Tik Tok, 112 mila su Instagram e 60 mila iscritti al canale Youtube

Giuseppe Di Palo, avvocato napoletano
Giuseppe Di Palo, avvocato napoletano
di Ferdinando Gagliotti
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 12:00 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 13:13
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I social network sono un luogo in cui è possibile “ammorbidire” praticamente qualsiasi tema o concetto, un mezzo per con cui si può far arrivare a chiunque anche la più complicata delle materie. Persino il diritto. Portare la scienza giuridica sulle piattaforme social è la scommessa vinta da Giuseppe Di Palo, avvocato penalista napoletano, che circa due anni fa ha iniziato a postare sui social contenuti - principalmente sotto forma di reel, cioè video brevi - in cui fornisce delucidazioni sulla giurisprudenza di determinati episodi di cronaca attuali.

«L’ho fatto principalmente per due motivi - racconta a Il Mattino l’avvocato classe 1985, che oggi vanta quasi 300 mila follower su Tik Tok, 112 mila su Instagram e circa 60 mila iscritti al proprio canale Youtube -, in primis perchè un po’ di visibilità non fa mai male. E non parlo di “raccattare” clienti, non è quello il fine che mi muove e non lo è mai stato. La seconda ragione si può intuire vedendo i contenuti che posto: questi riguardano fatti di cronaca recenti. La fetta più grande di pubblico, al di fuori degli addetti ai lavori, mal comprende come si arrivi a un certo provvedimento, giudizio o idea di un pubblico ministero. Quindi mi sembrava carina l’idea di spiegare questi temi a persone che non masticano la materia della quale mi occupo nella maniera più semplice ed elementare possibile, anche quando un argomento è particolarmente complesso».

L’ultimo contenuto postato dall’avvocato riguarda il caso dell’arresto di Matteo Messina Denaro dopo trent’anni di latitanza, in cui risponde alla domanda: «Se i medici che lo hanno avuto in cura avessero conosciuto la sua reale identità, avrebbero commesso un qualche reato continuando a svolgere la propria professione?». La risposta è ovviamente contenuta nel reel sui suoi profili social.

«Inizialmente il mio timore più grande era apparire ai colleghi in maniera negativa - prosegue Di Palo, ricordando gli inizi della sua attività in rete -, invece sto ricevendo tanti feedback positivi soprattutto per il modo in cui tratto gli argomenti, che chiaramente non sono rivolti agli addetti ai lavori che ne sanno anche più di me.

Mi è capitato di sentirmi dire “hai citato questa sentenza che non ricordavo, mi hai dato un bello spunto”, questo fa molto piacere. Il riscontro avuto dal resto del pubblico è stato altrettanto positivo: mi costa tanta fatica portare avanti questa attività sui social, ma vista la risposta che ricevo mi dà enorme soddisfazione. Questi poi sono contenuti che sviluppo in maniera totalmente autonoma».

Video

Attenzione però a considerare i contenuti postati da Giuseppe Di Palo come un modo per rendere la materia giuridica meno complessa: «Ci ho sempre tenuto a precisarlo, dato che tra le persone che mi seguono ci sono anche studenti di giurisprudenza. I miei contenuti, come tratto quegli argomenti, non può essere un modo per studiare diritto in maniera più facile. Proprio perchè mi rivolgo a persone che non devono fare quello nella vita, per aiutarli a comprendere più facilmente certi argomenti. Ma non entro mai nei tecnicismi, altrimenti non avrei mai il tipo di riscontro che sto ottenendo. Non esiste, per chi vuol fare il giurista di mestiere, un modo per rendere più semplice la materia, e trattare gli argomenti nel modo in cui lo faccio io - senza qui peccare di presunzione - presuppone la conoscenza di questi tecnicismi».

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