Una grande paura solo per un caso di omonimia, che potrebbe accadere a chiunque. Giuseppe Russo, all'aeroporto di Cancun, in Messico, vlogger di Napoli, è stato trattenuto dalla polizia perché scambiato per un narcotrafficante messicano. Russo, arrivato allo scalo, è stato fermato dagli agenti perché pensava che in realtà fosse un pericoloso narcos; a raccontare la disavventura è lo stesso Russo, che dopo i primi controlli di routine, viene accompagnato in una zona isolata dello scalo messicano per ulteriori verifiche sulla sua identità.
A Russo, infatti, viene tolto il passaporto e dunque ogni possibilità di uscire dall'aeroporto, mentre la polizia lo lascia solo in una stanza, chiuso a chiave. «Pensate alla paura - racconta in un video sui social - ma non capivo perché mi stessero facendo questo, io non ho nulla da nascondere, non ho commesso alcun reato» racconta il vlogger che pensa di essere stato sequestrato.
È passata oltre un'ora, mentre Russo continuava a bussare alla porta per chiedere informazioni e non avendo cellulare con sè, non poteva neanche avvisare la sua fidanzata, che aveva già superato i controlli ed uscita dall'aeroporto.