Giustizia, a Napoli e Salerno via al bando per i nuovi procuratori generali

I vertici della magistratura requirente resteranno scoperti in estate

L'inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli
L'inaugurazione dell'anno giudiziario a Napoli
Gigi Di Fioredi Gigi Di Fiore
Domenica 9 Aprile 2023, 08:00 - Ultimo agg. 17:21
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Tra luglio e agosto, saranno scoperti i vertici della magistratura requirente a Napoli e a Salerno. Sia Luigi Riello, procuratore generale di Napoli, sia Leonida Primicerio, procuratore generale di Salerno, andranno in pensione. Giocando d'anticipo e recuperando i tempi dell'insediamento tardivo legato alla nomina dei consiglieri laici, il plenum del Csm ha bandito il concorso per le due Procure generali. Da lunedì 17 aprile potranno partire le domande. Riello sarà in pensione dal prossimo 14 luglio, Primicerio tre settimane dopo: dal 3 agosto successivo. Naturalmente, è presto per capire chi potrà essere interessato ai due prestigiosi incarichi direttivi della magistratura campana. Per i due procuratore generali uscenti, una lunga carriera, con entrambi in passato anche consiglieri togati del Csm. Nei mesi scorsi, Riello fece ricorso sulla sua esclusione al vertice della Procura generale della Cassazione, su cui pensava di avere buone possibilità. Gli venne preferito Luigi Salvato e su quella nomina Riello fece ricorso al Tar. Per lui, arriverà prima la pensione. E tra i sei posti direttivi messi a concorso dal plenum del Csm, c'è anche una presidenza di sezione della Cassazione, attualmente ricoperta da Angelo Spirito, che andrà in pensione il 28 settembre prossimo. Spirito è il magistrato napoletano che, un anno fa, vinse al Consiglio di Stato il ricorso amministrativo contro la nomina di Pietro Curzio alla presidenza della Cassazione. Nomina poi confermata dal Csm. Anche Curzio è dal 5 marzo in pensione e al suo posto è stata nominata dal Csm Margherita Cassano, prima donna presidente della Cassazione.

Non è ancora all'ordine del giorno in terza commissione, invece, la pratica sull'indicazione al plenum dei nomi per il vertice della Procura di Napoli. La commissione, presieduta da Domenica Miele a lungo presidente di sezione penale alla corte d'appello di Napoli, dovrà esaminare sei candidature: Giuseppe Amato, procuratore capo di Bologna; Francesco Curcio, procuratore capo di Potenza; Leonardo Leone De Castris, procuratore capo di Lecce; Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro; Aldo Policastro, procuratore capo di Benevento; Rosa Volpe, attualmente aggiunto facente funzioni alla Procura di Napoli.

Un concorso per un ufficio delicato, su cui si aprirà una competizione serrata tra candidati che ricoprono attualmente tutti ruoli direttivi. Sulla scelta, giocheranno valutazioni di anzianità, esperienze pregresse in materia di Dda e capacità organizzative dimostrate nei rispettivi attuali uffici.

In attesa che la commissione, che si è insediata agli inizi di febbraio, inizi a esaminare i candidati per la Procura di Napoli, Rosa Volpe concorre anche per la guida della Procura di Firenze. E quattro giorni fa, la terza commissione l'ha indicata nella terna di candidati proposti al plenum. Rosa Volpe ha ottenuto un voto, due Ettore Squillace procuratore capo di Livorno e tre il salernitano Filippo Spiezia, fuori ruolo da componente di Eurojust

Spiezia, che ha lavorato qualche anno fa anche alla Dda salernitana, si è candidato pure alla guida della Procura di Bologna. Un ufficio su cui è in corso una competizione tra magistrati campani. Per la guida della Procura bolognese, la terza commissione ha infatti indicato il napoletano Paolo Fortuna, a lungo pm a Napoli e attualmente procuratore capo a Aosta. Un voto lo ha ottenuto Spiezia insieme con Lucia Musti, sostituto procuratore generale a Bologna. Favorito dunque, almeno dai risultati in commissione, Paolo Fortuna. Ma alla verifica in plenum tutto è possibile.

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La Procura generale di Salerno rischiava invece di rimanere in estate anche senza il vice: l'avvocato generale. Ma la terza commissione ha anticipato i tempi, proponendo per quell'incarico all'unanimità Elia Taddeo. Deciderà il plenum. E sempre a Salerno il Csm ha deciso la conferma delle funzioni direttive del procuratore capo per i minori, Patrizia Imparato

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