Gragnano, evade l'Iva per un anno
Maxisequestro ad un imprenditore

Gragnano, evade l'Iva per un anno Maxisequestro ad un imprenditore
di Dario Sautto
Giovedì 14 Gennaio 2021, 09:30
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non versa quasi 375mila euro di Iva nel 2016, scatta il maxi sequestro di beni per un imprenditore gragnanese. Ieri mattina, i finanzieri del gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca nei confronti della «Ari Trasporti srl» azienda con sede a Gragnano e base operativa ad Argelato (Bologna), e del suo titolare Gerardo Scarfato, giovane imprenditore gragnanese specializzato nel trasporto merci sull'asse Campania-Emilia Romagna. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, al termine di una verifica fiscale eseguita dai finanzieri della compagnia di Castellammare di Stabia agli ordini del capitano Salvatore Della Corte e culminata con un'inchiesta che vede indagato l'imprenditore per il reato di omesso versamento di Iva.


Su ordine del giudice sono finiti sotto sequestro i soldi trovati su tre conti correnti, alcune moto, un immobile e un box auto in provincia di Bologna.

Il valore dei beni, sequestrati ai fini di confisca, ammonta a circa 144mila euro e copre solo in parte l'ammontare dell'evasione dell'Iva riscontrata dalle fiamme gialle per il solo 2016. Le indagini sono partite da una verifica fiscale della guardia di finanza, che ha effettuato un controllo mirato sulla Ari Trasporti, il cui volume di affari secondo gli inquirenti era notevolmente aumentato negli ultimi anni. La verifica ha permesso di scoprire come nel 2016 l'azienda si fosse avvantaggiata dell'evasione del pagamento dell'imposta, pur avendo riportato le voci nelle dichiarazioni. Un'anomalia, su incassi attorno al milione di euro, che avrebbero permesso all'azienda di avvantaggiarsi nei confronti dei concorrenti, sia per il mancato versamento dei tributi dovuti che per il risparmio d'imposta.

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Adesso l'attenzione degli inquirenti si concentra sulle annualità successive: i finanzieri verificheranno se sia stato utilizzato lo stesso meccanismo per evadere le imposte. «L'attività svolta scrive il procuratore Fragliasso in una nota testimonia la costante sinergia operativa tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli nell'accertamento e nella repressione dei più insidiosi illeciti di natura economico-finanziaria». Attività che negli ultimi due anni ha permesso alla Procura oplontina di ottenere il sequestro di denaro e beni per diversi milioni di euro, sia ai danni degli evasori fiscali che nei confronti degli usurai.
 

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