Green pass, corsa ai vaccini: in Campania prenotazioni aumentate del 36%

Green pass, corsa ai vaccini: in Campania prenotazioni aumentate del 36%
di Ettore Mautone
Lunedì 26 Luglio 2021, 08:30 - Ultimo agg. 18:30
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Vaccinazioni, effetto Green pass: boom di richieste anche a Napoli per prenotare la prima puntura al braccio. Il via libera al decreto della presidenza del Consiglio dei ministri che rende obbligatorio, dal 6 agosto, il passaporto vaccinale per sedersi al bar o al ristorante, per accedere a fiere, sagre e manifestazioni sportive oltre che andare in piscina o in palestra o viaggiare in aereo (come alternativa al certificato di guarigione dal Covid o a un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti) - ha fatto registrare un'impennata delle prenotazioni delle prime dosi passate da 894 del 12 luglio a oltre mille dal 19 luglio in poi quando si è iniziato a parlare del la nuova legge fino arrivare sabato a oltre 2 mila click sulla piattaforma. Un aumento parallelo a quello registrato su scala regionale: in questo caso del 9 per cento il 21 luglio scorso rispetto al giorno prima, del 25 per cento il giorno dopo fino a segnare un più 36 per cento il 23 luglio sul 22 in un trend di crescita destinato ad aumentare ancora.

Uno scenario nuovo dunque, quello che si profila all'orizzonte: da un lato si dovrà mettere nel conto un aumento delle richieste di vaccinazioni per prime dosi e dall'altro organizzare il nuovo piano ottimizzando le risorse. Ancora non è chiaro per quanto tempo ancora sarà necessario impegnare i grandi hub che resteranno a turno aperti almeno fino a quando non sarà smaltita l'enorme massa di richiami da fare. Per ogni prima dose in più c'è poi da programmare il richiamo su cui calcolare l'accantonamento delle dosi. Di questo e di altro si discuterà oggi presso la sede della Asl Napoli 1 in un vertice in cui il manager Ciro Verdoliva insieme al suo staff di informatici metterà a fuoco le principali necessità vaccinali di questo ultimo scorcio di luglio aggiornando l'algoritmo che presiede al calendario di settimana in settimana.

C'è da guardare anche alla programmazione di agosto. Bisognerà andare avanti con le punture, infatti, almeno fino al Ferragosto, per accompagnare il via al Green pass valutando bene tutte le variabili in gioco: le scorte di vaccini nei frigoriferi (che almeno a Napoli sembrano essere sufficienti per affrontare senza affanni l'aumento delle richieste proprio perché ci sono state finora molte defezioni), i richiami da fare nell'arco dei successivi 21-35 giorni, l'intralcio del periodo delle ferie estive, i turni del personale, l'apertura dei centri vaccinali. Una grossa mano, almeno fino ai primi di agosto, potranno darla ancora i distretti sanitari di base dove si continua ad accedere liberamente, senza prenotazione né registrazione recandosi direttamente presso la sede. 

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Ma in campo ci sono anche i 190 medici di famiglia vaccinatori della Asl che lavorano a studio e a domicilio, le Usca (unità mobili inviate direttamente dalla Asl e che stanno completando la profilassi per i fragili non autosufficienti) e i farmacisti che continuano a macinare dosi. Tutte articolazioni della medicina del territorio che probabilmente saranno impegnate massicciamente anche in autunno quando ci sarà da programmare le terze dosi per i primi vaccinati del gennaio scorso, a partire dai medici e dal personale sanitario. I medici di famiglia, a tutto il mese di giugno, da aprile, quando è stato siglata l'intesa regionale, hanno effettuato circa 30 mila punture in studio (28.974) e circa 5 mila a domicilio (4.829). Manca luglio ma il dato è pressoché simile in quanto si tratta di richiami, almeno per 80% dei casi. Non male per una categoria che era stata additata come recalcitrante. Si può fare ovviamente di più. Il dato di fondo è che la vaccinazione dal medico o dal farmacista costa molto meno della vaccinazione presso gli hub e cresce con il calare delle adesioni. Un ragionamento sulla sostenibilità della macchina vaccinale napoletana e non solo andrà fatta in vista della chiusura dei conti e dei bilanci di fine anno. Su questo fronte il governatore Vincenzo De Luca, in uno degli ultimi vertici dell'Unità di crisi, ha già detto a chiare lettere che non intende fare sconti e che eventuali tendenze al debito vanno aggredite e riassorbite entro la fine dell'anno. 

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