Green pass o tampone, ordinanza di De Luca: controlli rafforzati in aeroporto per chi rientra dall'estero

Green pass o tampone, ordinanza di De Luca: controlli rafforzati in aeroporto per chi rientra dall'estero
di Ettore Mautone
Venerdì 23 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:32
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Rientri dall'estero: come annunciato nei giorni scorsi durante l'ultima unità di crisi in Campania scattano ulteriori controlli all'aeroporto di Capodichino per i viaggiatori che sbarcano a Napoli provenendo dall'estero. A stabilirlo è un'ordinanza, la numero 20, firmata ieri dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. La decorrenza è immediata ed è valida fino al 31 agosto. Nello specifico scatta l'obbligo, per chiunque giunga dall'estero attraverso voli diretti o di transito, dagli Stati dell'Unione europea, Principato di Monaco, Andorra, Svizzera, Islanda, Norvegia, Liechtenstein e Israele nonché da Giappone, Canada e Stati Uniti, o che abbiano transitato o soggiornato negli ultimi 14 giorni antecedenti in uno dei medesimi Paesi, di esibire il green-pass. La novità è che in mancanza della certificazione attestante l'avvenuta vaccinazione anti Covid-19, la guarigione da Covid-19 o l'effettuazione di un tampone antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti, è fatto obbligo di sottoporsi a un test molecolare o antigenico in aeroporto e, in attesa dell'esito, di osservare l'isolamento fiduciario. 

La stretta investe direttamente i compiti attualmente svolti (a maglie larghe) dall'Usmaf, la struttura direttamente dipendente dal ministero della Salute che esercita a Capodichino l'attività di vigilanza transfrontaliera su viaggiatori e mezzi di trasporto per ridurre il rischio di introduzione di malattie infettive.

In base all'ordinanza regionale l'Usmaf - in raccordo con l'Unità di crisi regionale, la Gesac spa (ente che gestisce lo scalo di Capodichino), la Protezione Civile regionale e con il supporto dell'Asl Napoli 1 - dovrà allestire idonei presìdi per i controlli dei viaggiatori utilizzando personale dedicato. Un filtro che dovrà verificare in maniera puntuale il possesso di certificazione verde Covid-19 da parte dei passeggeri ed occuparsi, in mancanza, della somministrazione dei test molecolari o antigenici (entrambi su tampone). Spetterà, invece, alle forze dell'ordine assicurare il rispetto del provvedimento. Su molti di questi tamponi, se positivi, saranno effettuati anche i sequenziamenti per individuare le varianti.

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I Paesi di provenienza inclusi nei controlli sono Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco. In base alle norme nazionali in vigore da maggio scorso, gli stranieri in ingresso in Italia per qualsiasi durata e attraverso qualsiasi mezzo, sono tenuti sempre a compilare un modulo per la localizzazione in formato digitale (Passenger locator form) per tracciare gli spostamenti. La certificazione verde Covid-19 dell'avvenuta vaccinazione dal 1 luglio è valida all'interno dell'Unione Europea e dell'area Schengen e per gli arrivi da Canada, Giappone e Usa e consente di entrare in Italia senza essere soggetti agli obblighi di test e isolamento fiduciario. Nel caso in cui non sia possibile presentare il Green pass è comunque possibile entrare in Italia a condizione di sottoporsi a tampone o a isolamento fiduciario per dieci giorni e a un test molecolare o antigenico al termine dell'isolamento.

La Gran Bretagna è fuori dall'Ue e ha un regime speciale (non citato nell'ordinanza che interviene invece su chi non deve fare quarantene). Chi arrivi dal Regno Unito o vi abbia soggiornato e transitato nei 14 giorni precedenti deve presentare un documento che attesti di essersi sottoposto a tampone molecolare o antigenico nelle quarantotto ore precedenti l'arrivo in Italia, con esito negativo e, a prescindere dall'esito del test, sottoporsi anche a sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario presso la propria dimora, per un periodo di cinque giorni e a un secondo test molecolare o antigenico, al termine di questo periodo. Tale regime sarà in vigore fino al 30 luglio 2021

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