Veterinaria, fuga dal test d'ingresso a Napoli: obbligo di Green pass, il 45% dà forfait

Veterinaria, fuga dal test d'ingresso a Napoli: obbligo di Green pass, il 45% dà forfait
di Mariagiovanna Capone
Mercoledì 1 Settembre 2021, 23:00 - Ultimo agg. 2 Settembre, 17:17
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«Green pass alla mano, mantenete il distanziamento». Ai cancelli al Complesso Universitario della Federico II di Monte Sant’Angelo di Via Cinthia il servizio d’ordine ripete la litania al megafono per i candidati al corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria. Sono i primi a svolgere i test d’ingresso di quest’anno e l’emozione è palpabile. Al punto che alcuni tra i non vaccinati hanno dimenticato di portare i risultati del tampone obbligatorio per accedere all’aula. Problema risolto correndo nelle farmacie della zona, dove sono riusciti a eseguirlo pur in preda all’ansia di non rientrare in tempo per la prova, ma per fortuna sono riusciti giusto in tempo. Tuttavia non si sono presentati in tanti. Ai test erano attesi in 1.920 candidati per appena 65 posti disponibili, però ne sono arrivati 1.054: assenti il 45% probabilmente fermati dalla mancanza del Green pass, quarantene obbligatorie, Covid, ma forse anche perché ci hanno semplicemente ripensato. Intanto i test d’ingresso proseguono: domani tocca ai 4.327 candidati al corso di laurea in Medicina e Chirurgia che saranno distribuiti in 80 aule. Il più anziano ha 75 anni compiuti mentre il più giovane ha appena 16 anni. 

I primi a partire coi test d’ingresso sono stati i candidati in Veterinaria: iscritti in 1.920 (+351 rispetto allo scorso anno) si sono presentati in 1.054. C’è da dire che dallo scorso anno il test è territoriale, cioè chi ha residenza in una regione limitrofa dove non ci sono dipartimenti di Veterinaria, può farlo altrove e quindi potrebbero aver deciso di non intraprendere il viaggio da Lazio, Basilicata o Molise. Tuttavia resta il dato numerico piuttosto pesante: quest’anno non si è presentato il 45% dei candidati, mentre lo scorso anno appena il 37%. 

I motivi possono essere vari ma l’obbligo del certificato verde potrebbe aver pesato molto sulla decisione, essendo obbligatorio non solo per accedere alle aule ma anche per viaggiare fuori regione.

Quest’anno le modalità per essere ammessi alla prova e indispensabile l’esibizione del Green Pass o effettuare il test antigenico rapido o molecolare, con esito negativo al virus SARS-CoV-2, nelle quarantotto ore antecedenti alla prova, l’autocertificazione sullo stato di salute, documenti d’identità e ricevuta di iscrizione. Altro veto per coloro che sosterranno i test d’ingresso è di mantenere la mascherina Fpp2 per tutta la durata della prova. L’accesso alla sede della prova sara consentito solo ed esclusivamente ai candidati: divieto d’ingresso invece per eventuali accompagnatori. Mamma e papà dovranno aspettare a casa.

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Domani tocca alle aspiranti matricole in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria. I candidati sono convocati alle 8.30 al Complesso Universitario federiciano di Monte Sant’Angelo di via Cinthia. Il più anziano ha 75 anni compiuti mentre il più giovane compirà 17 anni il 4 ottobre. I posti a disposizione sono 558 posti (11 in meno rispetto allo scorso anno), a cui aggiungere altri 50 per Medicina e Chirurgia tecnologica e 60 posti per Odontoiatria e Protesi Dentaria. Circa 1.300 candidati all’Università Vanvitelli che ha 550 posti per Medicina e 35 per Odontoiatria. La prova di ammissione ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria e unica per entrambi i corsi e di contenuto identico in tutte le sedi italiane. Il test consiste nella soluzione di 60 quesiti che presentano 5 opzioni di risposta, tra cui il candidato deve individuarne una, da completare in 100 minuti. Gli argomenti sono di cultura generale (12 quesiti) e ragionamento logico (10); biologia (18); chimica (12); fisica e matematica (8). Il 9 settembre si terrà invece la prova per Medicina e Chirurgia in Lingua Inglese: arrivate 696 domande alla Federico II. 
 

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