Ctp, autobus fantasma e i pendolari si aiutano con i gruppi Whatsapp

Ctp, autobus fantasma e i pendolari si aiutano con i gruppi Whatsapp
di Pasquale Guardascione
Venerdì 8 Novembre 2019, 07:31 - Ultimo agg. 08:21
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Servizio di trasporto pubblico della Ctp sempre più in affanno e la provincia a nord di Napoli resta a piedi. Una situazione che va peggiorando settimana dopo settimana, complici le basse percentuali di uscita dei bus. Poco più del 20% dal deposito di Arzano, intorno al 50% quello di Teverola, mentre solo quello di Pozzuoli si è attestato al 96%. Sono soprattutto le tratte servite dai primi due depositi che stanno andando continuamente in sofferenza. Pendolari costretti ad attese estenuanti. Attese impossibili da quantizzare, vista la totale assenza di pensiline e di paline segnaletiche, quelle che nel mondo «civile» indicano gli orari di arrivo previsti alle fermate. Tant'è che gli utenti si sono organizzati. Sul litorale flegreo-domitio e nei comuni a nord della provincia sono sorti tantissimi gruppi «whatsapp» ai quali aderiscono persone che facendo rete cercano di sopperire a quelle che sono le carenze del trasporto pubblico. «In questo modo i cittadini possono aiutarsi tra loro, facendolo soprattutto in tempo reale per evitare attese snervanti e inutili», spiega Chiara Giunta, ideatrice del gruppo Servizio Pubblico Liternum che conta centinaia di persone della zona tra Pozzuoli, Licola, Giugliano e Varcaturo: «In questo modo sopperiamo anche all'assenza delle paline elettroniche e possiamo avvertire gli utenti di una particolare tratta se un bus è andato in avaria o si è fermato».

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Un'idea semplice ma efficace, che ha dato la stura alla nascita di altri gruppi simili soprattutto nei comuni di Marano, Grumo Nevano, Afragola, Sant'Antimo, Melito, Qualiano, Villaricca e Caivano. «Scusate, quello delle 7.20 da Lago Patria è passato?». «È già partito il p19 nero da Fuorigrotta?» «Il 19N delle 8.20 sta camminando», è il tenore delle conversazioni che si tengono via whatsapp. «L'azienda è di fronte a un bivio e l'unica strada possibile per la vera svolta passa attraverso l'innesto di risorse straordinarie da parte della Città Metropolitana», dice intanto Pierino Ferraiuolo, segretario regionale Uil trasporti: «Siamo di fronte a un servizio ridotto all'osso. Vanno attivati con urgenza interventi sulla manutenzione per rimettere in piedi un trasporto decente, utile anche ad aumentare gli introiti dei corrispettivi chilometrici».

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«Il deposito di Arzano - spiega Stefano Di Stasio, direttore generale di Ctp - ha un parco macchine di 180 mezzi con un'età media di 15 anni; in quello di Teverola ci sono bus che hanno percorso migliaia di chlometri». Veri e propri catorci peraltro privi di adeguata manutenzione. «Sappiamo bene dell'insoddisfazione dell'utenza. Mentre nel primo caso cerchiamo di sopperire attraverso il noleggio a freddo di bus, per Teverola c'è assoluto bisogno di mezzi nuovi per consentire una rotazione di quelli esistenti da inviare in manutenzione. Abbiamo anche effettuato una perizia sui tutti i bus, per capire se conviene ripararli oppure acquisirne di nuovi. Per quanto concerne le pensiline . conclude Di Stasio - ne abbiamo acquistate dieci che saranno installate a Cardito, Afragola e Sant'Antimo, mentre un secondo lotto interesserà la Domitiana». Il punto cardine però sono le indicizzazioni dei corrispettivi chilometrici arretrati che Città Metropolitana deve corrispondere all'azienda di trasporto pubblico di Arzano. Sono in ballo ben 48 milioni di euro. «Mercoledì abbiamo trasmesso all'ex Provincia gli ultimi incartamenti richiesti per avviare finalmente l'iter per le indicizzazioni - conclude Di Stasio -. Entro il 30 novembre sarà indetto un consiglio metropolitano monotematico: già l'esistenza della sola delibera ci consentirà di allargare i fidi con le banche e di rifiatare».
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