Napoli, i ciechi occupano il Colosimo: «Terza notte sul pavimento, nessuno ci aiuta»

Napoli, i ciechi occupano il Colosimo: «Terza notte sul pavimento, nessuno ci aiuta»
di Melina Chiapparino
Giovedì 23 Settembre 2021, 07:10 - Ultimo agg. 11:21
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Il bastone è adagiato sul pavimento, accanto alle lenzuola sistemate nel corridoio. E’ trascorsa così, la terza notte durante la quale gli ex ospiti dell’Istituto Colosimo di Napoli, hanno dormito a terra, negli uffici della Sauie srl, la società partecipata della Regione Campania che gestisce gran parte del patrimonio della scuola per non vedenti. «Da lunedì abbiamo occupato l’area degli uffici, bloccando le attività amministrative ma siamo pronti a occupare l’intero istituto, comprese le aule e la mensa- spiegano i disabili della vista- impediremo che qualsiasi attività si possa svolgere perché fin’ora, nessuno ci ha aiutato».

La protesta dei ciechi ed ex frequentatori dell’istituto su via Santa Teresa degli Scalzi, è cominciata la settimana scorsa con una serie di sit-in e manifestazioni fino a lunedì, 20 settembre, quando un gruppetto di ciechi ha occupato gli uffici della Sauie.

Sono tre notti che gli ex ospiti del Colosimo, non tornano nelle proprie abitazioni per dormire sul pavimento, autorganizzandosi per quanto riguarda il cibo e i bisogni di prima necessità.

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«Protestiamo e occupiamo l’istituto perché non sono state accettate molte richieste di iscrizione, chiudendo le porte ai videolesi» spiega Nunzio Torre, rappresentante degli alunni del Colosimo che punta il dito contro «lo sbarramento degli ingressi». «Secondo le indicazioni della Regione Campania, le iscrizioni devono riguardare percorsi di scolarizzazione, dunque alunni impegnati nella frequentazione di un grado scolastico mentre chi frequentava i laboratori e chi, di fatto, aveva concluso il liceo non è stato più ammesso» chiarisce Nunzio che sottolinea la «poca chiarezza tra gli ambiti territoriali di Napoli che accettano o meno le richieste e la Regione Campania, che fornisce agli ambiti le indicazioni per farlo».

Su un totale di circa 40 iscrizioni, al momento ne sono state accettate poco più di 3 ma la cosa ritenuta più importante da ciechi è che «effettivamente, c’è sulla carta la possibilità di accettare anche chi partecipa ad attività formative o laboratoriali, come stabilito dall’articolo 1 dell’allegato 1 del bando relativo al Colosimo» aggiunge Nunzio.

«Ci sono molti ciechi e ipovedenti adulti per i quali frequentare i laboratori rappresenta una grande opportunità per migliorare le proprie abilità e competenze, fronteggiando la disabilità, per questo ci stanno sottraendo un nostro diritto» spiegano i ciechi che non intendono fare alcun passo indietro nella protesta rimasta inascoltata dalle istituzioni. «Nessuno ci sta aiutando, eppure tutti parlano di pari opportunità, inclusione e diritti- tuona Nunzio- anche l’Unione Italiana Ciechi di Napoli non è intervenuta e ancora una volta chiediamo alle istituzioni, ai politici e a chi dovrebbe rappresentarci di aiutarci».

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