"Grazie per la mitezza del tuo congedo, prega per me e io lo farò per te. Grazie per essere padre". E' il contenuto della lettera scritta di suo pugno da papa Francesco, lettera che è stata appena consegnata a don Peppino Gambardella, parroco della chiesa madre di Pomigliano, San Felice in Pincis, la chiesa del santo patrono.
Il pontefice ha voluto salutare così, con un personale commiato, il "prete operaio" che dovrà lasciare la parrocchia principale della città delle fabbriche e l'attività sacerdotale, come dire, "ufficiale". Don Peppino infatti, con un messaggio del vescovo di Nola, Francesco Marino, è stato mandato in pensione per raggiunti limiti d'età. Il sacerdote ha compiuto da poco 80 anni ma la sua inesauribile energia e le sue buone condizioni di salute lo avevano spinto a proseguire l'intensa attività pastorale. Un'attività segnata da una costante attenzione ai più deboli e al mondo operaio, il mondo delle grandi fabbriche ubicate proprio a Pomigliano, la Fiat, l'Alenia, l'Alfa Avio.
Un sacerdozio che ha visto più volte don Peppino scontrarsi con la politica locale e nazionale.