Aiuole incolte, rifiuti, segnali divelti:
così muore viale Virgilio a Napoli

Reti arancioni delimitano ancora il viale Virgilio
Reti arancioni delimitano ancora il viale Virgilio
di Antonio Folle
Lunedì 25 Marzo 2019, 18:04 - Ultimo agg. 18:05
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Un tempo il viale Virgilio era una delle strade panoramiche più belle di Napoli, e forse del mondo. Dopo la violenta tempesta di vento dello scorso mese di ottobre, evento atmosferico che costrinse il Comune di Napoli a correre frettolosamente ai ripari abbattendo decine di alberi, la strada che conduce al parco virgiliano ha cambiato totalmente volto. L'ormai ex viale alberato più bello del mondo si è trasformato in una desolata - e desolante - distesa di ceppi circondati dalla famigerata rete arancione. Se il pericolo legato al potenziale crollo di alberi è stato scongiurato, infatti, le protezioni arancioni, i new jersey di plastica bianca e rossa e la segnaletica provvisoria abbandonata contribuiscono al triste spettacolo del viale Virgilio.
 

 

Più volte i cittadini della zona hanno richiesto al Comune di rientrare in possesso di quella che somiglia a tutti gli effetti ad una strada abbandonata al suo destino. Lo spazzamento dei rifiuti - che si stanno accumulando all'ombra delle aiuole non manutenute - è ormai una chimera mentre i paletti della segnaletica abbattuti dalle potenti raffiche di vento stanno scomparendo tra la vegetazione. Anche la presenza di uno storico mercatino contribuisce ad accrescere le condizioni di degrado della strada. Sembra, infatti, che non ci sia alcun coordinamento tra il mercato che si svolge il giovedì e gli interventi di rimozione dei rifiuti che, nella migliore delle ipotesi, vengono accumulati sul margine della strada.

«E' una situazione insostenibile - denuncia il consigliere della I Municipalità Marcello Matrusciano - che sta condannando il viale Virgilio ad una fine veramente ingloriosa. Già i ceppi degli alberi abbattuti danno un orribile spettacolo, adesso anche le condizioni di avanzato degrado del viale gettano un aura di desolazione su questa zona panoramica di Posillipo. Ho protocollato una richiesta di intervento urgente all'assessore Borriello e all'assessore Del Giudice - prosegue l'esponente del primo parlamentino - perchè non è possibile che da cinque mesi nessuno abbia pensato a restituire decoro al viale Virgilio. Nei giardinetti abbandonati giacciono reti arancioni, delimitatori e i residui delle lampade intermittenti installate per delimitare il traffico nel periodo di emergenza. Il sindaco de Magistris - l'affondo di Matrusciano - ha sbandierato ai quattro venti che i fondi per il ripristino degli alberi ci sono e che verranno investiti nel 2020. Speriamo di non dover aspettare quella data anche per interventi di pulizia e manutenzione che dovrebbero essere routine».

L'autunno 2020 è la deadline fissata da palazzo San Giacomo per gli interventi di ripristino dei pini abbattuti dal vento e dagli anni di mancata manutenzione sulle alberature ad alto fusto. Nell'ottobre 2018, all'epoca della tempesta di vento che fece strage degli alberi napoletani, palazzo San Giacomo precisò che gli alberi abbattuti erano già irrimediabilmente compromessi a causa dei parassiti e, in alcuni casi, della naturale scadenza del ciclo di vita - 100 anni in media - dei pini marittimi.
Sul viale Virgilio, però, già da diversi mesi erano evidenti le difficoltà da parte di Asìa e Napoliservizi a mantenere il decoro della strada. 

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