«L’ospedale Loreto Mare è in lutto per la perdita di Giuseppe Ascione, grande medico e grande uomo». E’ il coro di amici e colleghi dell’anestesista in forza al presidio di via Vespucci, morto dopo aver contratto il Covid e affrontato una lunga e travagliata degenza che gli è costata complicanze così gravi da fargli perdere la vita. Per ricordare il 55enne ischitano d’adozione, deceduto ieri mattina all’ospedale di Frattamaggiore, dopo essersi ammalato a fine marzo, il Loreto Mare è stato illuminato da candele che infermieri, medici e colleghi del medico hanno allestito all’esterno dell’ospedale e uno striscione che recitava «Ciao Peppe, per sempre nel nostro cuore».
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«Eri amico di tutti, con queste luci che hanno illuminato l’ospedale abbiamo sperato che tu ci vedessi dall’alto, non ti dimenticheremo mai e non sarà più lo stesso lavorare senza di te» si legge nella nota scritta dal personale sanitario del Loreto Mare. «Disponibile, garbato, solare, giocherellone, altruista e risolutivo» così viene descritto Ascione dai sanitari che gli hanno voluto dedicare la “veste illuminata” del Loreto Mare.
«Era una spalla pronta su cui poggiarsi, aveva un grande spirito di sacrificio e abnegazione professionale ma anche umanità e vicinanza ai bisognosi – scrivono ancora i colleghi esprimendo vicinanza ai familiari- era una persona perbene e un lavoratore instancabile, oltre che un marito e padre premuroso».
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