Il mini lockdown di Sant'Antonio Abate
Chiuse piazze, scuole. Stop allo sport

Il mini lockdown di Sant'Antonio Abate Chiuse piazze, scuole. Stop allo sport
di Fiorangela d'Amora
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 10:32
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Fu tra le prime città campane ad istituire la zona rossa nell'agosto del 2020, ora Sant'Antonio Abate si trova difronte una nuova impennata di contagi. Con l'incidenza del 21,84% rispetto al 12% regionale, il paese dei Monti Lattari chiude piazze, scuole, parchi pubblici, attività sportive e stadio comunale. Un semi lockdown deciso dal sindaco Ilaria Abagnale che comunica alla cittadinanza che buona parte dei 672 casi attuali, sono riferiti a ragazzi in età scolare. Per la precisione sono 62 i positivi di età compresa tra i 15 e i 18 anni, 13 fra 11 e 14 anni e 48 bambini dai 10 ai 2 anni. «Abbiamo ritenuto - fa sapere il sindaco - di dover intervenire con urgenza al fine di porre in essere misure restrittive, in via del tutto precauzionale per un periodo limitato, tese a prevenire eventuali stati di pericolo sul territorio comunale». Le restrizioni per ora sono previste fino al 15 gennaio, salvo nuovi balzi in avanti dei contagi aumentati di 205 unità in poco meno di una settimana. Dalla Sonrisa, nota al grande pubblico come il Castello delle Cerimonie, era partito il primo focolaio che aveva costretto la Abagnale a definire la zona rossa a cavallo con il Ferragosto. Ora sono i giovanissimi a preoccupare e per questo motivo più volte il sindaco ha invitato i cittadini a vaccinare i più piccoli negli ambulatori e hub del territorio accedendo alle piattaforme dedicate per la prenotazione.

Scatto in negativo anche a Gragnano, con 85 nuovi positivi e un totale di 883 gragnanesi isolati a causa del virus.

Il sindaco Nello D'Auria ha spostato il centro tamponi dell'Asl da Via Vittorio Veneto alla struttura dell'ex carcere di Via Petrelloni. Una scelta vincente che ha liberato dal traffico il cuore della città: «Decorso fluido, niente code e traffico zero - scrive D'Auria, preoccupato per l'andamento dei contagi - Ma ciò che più che conta è il rispetto delle norme anti contagio da parte di tutti i cittadini. Cercate di uscire solo in caso di necessità ed evitate ogni tipo di assembramento».

I contagi toccano anche l'ospedale San Leonardo. Sebbene tutti in buone condizioni, e quasi del tutto asintomatici, il virus tocca infermieri e medici. Nell'intera Medicina d'urgenza, tra il reparto e il pronto soccorso il virus colpisce decine di sanitari. Fino ad oggi il San Leonardo non ha riattivato reparti Covid e accade sempre più spesso di dover chiudere temporaneamente il Pronto Soccorso per sanificare dopo aver scoperto tra i ricoverati dei casi positivi.

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Nell'ala Covid sono 7 i posti diponibili, ma sono circa 20 i positivi in osservazione, mentre per i codici rossi non c'è distinzione di percorso tra pulito e quello dedicato ai contagiati. E proprio all'interno dell'ospedale si è registrato un'altra vittima stabiese del Covid, un 79enne residente in via Napoli, che ha perso la vita a seguito delle complicanze polmonari. L'uomo era risultato positivo al tampone effettuato lo scorso 30 dicembre. È la quarta vittima stabiese da settembre ad oggi.
 

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