Reparto chiuso, il ministro Grillo:
«No allo scaricabarile sulla festa»

Reparto chiuso, il ministro Grillo: «No allo scaricabarile sulla festa»
di Maria Pirro
Martedì 10 Luglio 2018, 10:48 - Ultimo agg. 11 Luglio, 07:03
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«La Campania è una regione che merita particolare attenzione: non per venire a tagliare nastri, ma per cercare di capire come poter aiutare. E io sono qui anche per capire di persona come sia potuto accadere» che un reparto venga chiuso in coincidenza con la festa del primario. Una vicenda incredibile, la definisce il ministro della salute Giulia Grillo nel tour tra ospedali, il primo in assoluto. E non manca un momento di tensione per l'incursione di un pensionato napoletano nell'Ospedale del mare: bloccato dalla scorta e soccorso da un medico. L'anziano stringe tra le mani una denuncia, fa riferimento a una visita rinviata al Policlinico in via Pansini, il 4 luglio scorso, dopo un'attesa durata ore, a causa di un'inaugurazione in corso.
 


Le scuse
A proposito dello stop all'assistenza nella struttura di Ponticelli, il ministro allarga il cerchio delle responsabilità: «Non è possibile che si chiuda un reparto e nessuno se ne accorga e il manager non lo sappia. La vicenda mi ha fatto arrabbiare molto, getta discredito sulla classe medica di cui faccio parte, questa persona - aggiunge, riferendosi al primario - dovrebbe chiedere scusa in pubblica piazza. Ma ci sono vari gradi di responsabilità, li accerteremo tutti e agiremo di conseguenza. Non accetteremo scaricabarile». 
 

La giornata
Si parte alle 10,30. Prima tappa, il Monaldi. Grillo incontra innanzitutto le mamme dei bimbi trapiantati di cuore e in attesa dell'intervento salvavita. «Ma qui, nel polo di riferimento del Sud, quest’attività è sospesa da quasi due anni», dice la portavoce dei genitori Dafne Palmieri, volto della protesta per l'assistenza sostenuta da Federconsumatori e dal M5S. Difatti, il ministro è accompagnato dalla consigliera regionale Valeria Ciarambino, oltre che dal manager Antonio Giordano. E, all'uscita, definisce la situazione grave: «La mia intenzione è dare il massimo dell'impegno ma il risultato dipende anche dal grado di collaborazione con tutti gli attori in campo». Per colmare il divario con il Nord, «ci vuole una grande spinta politica, che non ho visto. E più consapevolezza dei cittadini, che devono pretendere i loro diritti e invece non sanno come è organizzata la sanità, e cioè che sono le Regioni che nominano i manager, a volte in modo distorto, come racconta quanto accaduto in Basilicata, dove addirittura i candidati ai concorsi non raccomandati sono stati considerati una zavorra». 
 
 

Tappa successiva al Cardarelli, tra le barelle in pronto soccorso. Oltre 70 i ricoverati in osservazione per 42 medici suddivisi nei vari turni. «Oggi è una giornata tranquilla, ma occorre potenziare il personale», sorride Ciarambino. A guidare il ministro è il manager Ciro Verdoliva, con il direttore sanitario Franco Paradiso: insieme entrano in emodinamica, in medicina di urgenza, i gastroenterologia, in chirurgia generale e trauma center. «L’ospedale soffre anche perché la riorganizzazione della rete non è avvenuta fino ad ora in maniera coerente», sintetizza Grillo.

Alle 16 il faccia a faccia riservato (durato meno di mezz'ora) con il governatore Vincenzo De Luca (sul possibile cambio del commissario alla sanità «studi e approfondimenti sono in corso») e poi il viaggio nell’Ospedale del mare, aperto a metà e dove il reparto di chirurgia vascolare ha chiuso per 12 ore in coincidenza della festa del primario Francesco Pignatelli. Circostanza, quest’ultima, che ha spinto Grillo a raggiungere il capoluogo e a inviare già ieri i carabinieri del Nas, che indagano per interruzione di pubblico servizio. «Una vicenda incredibile», ripete Grillo, che annuncia anche opposizione allo smantellamento del polo materno-infantile nella struttura, previsto dal governatore. Si tratta di una struttura di livello, con attrezzature di prom’ordine, per poi stigmatizzare le carenze nell’assistenza territoriale, far visita al Loreto mare e, a ora di cena, in una residenza sanitaria per anziani a Portici.
 

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