Il nuovo depuratore di Cuma
Via a pieno regime in autunno

Il nuovo depuratore di Cuma Via a pieno regime in autunno
di Pasquale Guardascione
Sabato 3 Agosto 2019, 08:49
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È previsto per settembre il termine dei lavori di adeguamento e rifunzionalizzazione del depuratore di Cuma. Nei prossimi mesi il litorale flegreo-domitio avrà a regime uno degli impianti più grandi d'Europa con una capacità di trattamento di oltre un milione e duecentomila abitanti. Lavori che avranno un unico scopo principale: la riqualificazione ambientale del litorale. Un appalto che rientra nel grande progetto di riqualificazione dei Regi Lagni avviato con la giunta regionale del presidente della giunta regionale Caldoro e concluso sotto quella dell'attuale presidente De Luca.

 

L'impianto di depurazione dell'area flegrea-domizia è stato interessato da lavori per oltre quaranta milioni di euro e saranno conclusi, sotto la direzione dei funzionari della regione Campania, in poco meno di diciotto mesi dalla consegna dei lavori. «Un periodo limitato se si considera sia la complessità delle opere previste che la loro vastità oltre alle difficoltà e agli imprevisti emersi nel corso dei lavori e dovuti essenzialmente alla vetustà di un impianto che per troppo tempo non è stato sottoposto ad una manutenzione programmata» spiega l'ingegnere Massimo Mariconda, direttore dei lavori per conto di palazzo Santa Lucia. L'impianto naturalmente ha continuato a funzionare per evitare eventuali disservizi nel corso della stagione estiva. A novembre ci sarà, poi, l'attivazione di tutte le linee di trattamento.
COSA CAMBIA
«In questi giorni c'è stato l'avvio parziale della linea fanghi - continua Mariconda - ed un primo step per fronteggiare la crisi di smaltimento dei fanghi che sta interessando la regione Campania. Innegabili saranno i benefici economici grazie alla sensibile riduzione dei costi di smaltimento ed al miglioramento della qualità dei fanghi che finalmente potranno essere stabilizzati con un processo di digestione anaerobica». Innovazioni sulle quali la regione Campania ha investito oltre 130milioni di euro in parte coperti con fondi europei. Diversi gli ostacoli trovati nel corso dei lavori, superati grazie alle collaborazione tra comune di Pozzuoli, regione Campania, l'Ati appaltatrice Pizzarotti-Suez, la direzione ambientale di palazzo Santa Lucia, gli enti e le associazioni presenti sul territorio. Sspiega l'ingegner Mariconda. «Particolare attenzione è stata dedicata alla qualità finale delle acque trattate che arrivano a mare con valori dei parametri ampiamente entro i limiti di legge mediante la realizzazione del comparto di finissaggio con la filtrazione e disinfezione con raggi ultravioletti».
GLI ODORI
Buone notizie, infine, anche per quanto concerne gli odori molesti. «In linea con le esigenze sul contenimento dei fanghi e la contestuale estrazione di energia durante il processo di digestione anaerobica è stato realizzato il comparto di essiccazione dei fanghi ed il sistema di trattamento del biogas - conclude il direttore dei lavori - e inoltre si è previsto anche il potenziamento delle unità di trattamento aria e sono stati introdotti accorgimenti per ridurre al minimo gli odori. Con lo stoccaggio dei fanghi trattati in idonei silos gli odori saranno mitigati».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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