«Il senso del Mattino», gli ospiti: artisti, politici e imprenditori con il gusto del giornalismo

«Il senso del Mattino», gli ospiti: artisti, politici e imprenditori con il gusto del giornalismo
di M. C. Aulisio e Donatella Longobardi
Martedì 29 Settembre 2015, 08:45 - Ultimo agg. 08:51
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Alle prime note dell'inno di Mameli scatta in piedi come un soldatino Marisa Laurito, mise di velluto verde damascato, i capelli raccolti. E con la mano destra sul cuore canta all'unisono con il coro del San Carlo. Nel palco con lei Renzo Arbore, che canticchia a bocca chiusa. Anche il mondo dello spettacolo e della cultura, non solo napoletano, ha salutato ieri sera al San Carlo il debutto del film dedicato al nostro giornale. In sala Alessandro Siani e Lina Sastri che ha scelto di essere al San Carlo piuttosto che all'inaugurazione dell'Eliseo, a Roma: «Barbareschi, il nuovo patron del teatro c'è rimasto un po' male, ma io non potevo mancare alla festa del giornale della mia città», ha detto la cantattrice, tailleur bianco accompagnata dal fratello Carmine. In bianco anche la principessa Francesca de Gregorio, fondatrice dei «Pulcini del San Carlo», attiva nel promuovere la cultura musicale tra i più piccini, colpita da come il Lirico si possa trasformare per una sera in una sede istituzionale e aperta contemporaneamente ai giovani.







In prima fila gli studenti a cui il docufilm sul giornale è indirizzato. Vanno via soddisfatti, «bello, bello davvero - dicono i ragazzi dell'Umberto - ci ha fatto venire la voglia di fare i giornalisti». Applausi e complimenti. E non solo dai più giovani. «È piaciuto molto anche a me - dice Mara Carfagna - uno spaccato vero di una città che adoro». Elegante ma sobria, la portavoce dei deputati di Forza Italia prende parte alla cena organizzata dopo la proiezione sulla terrazza del Circolo dell'Unione. Con lei, per un brindisi a base di prosecco, un parterre variegato e «blindato». Politici, imprenditori, ministri e sottosegretari tra artisti, attori, attrici e cantanti. Gianni Letta arriva tra i primi, si avvicina al buffet, si lascia fotografare a pochi passi da Nicola Mancino, Ciriaco De Mita e Biagio De Giovanni. «Se mi è piaciuto il film? Certo che sì» risponde il grande tessitore della politica italiana, per 30 anni al fianco di Berlusconi. Nutrita la pattuglia di politici che, dopo il film, ha preso parte alla cena, tra una chiacchiera e l'altra. Tacco dodici per Nunzia De Girolamo: «Leggo sempre il Mattino, - dice la deputata in tailleur da cocktail - e questo film non potevo perdermelo». C'è anche Maurizio Gasparri che apprezza le melanzane e parla di amarcord: «Sono un giornalista e ricordo con nostalgia quando facevo questo mestiere. Un ricordo e una speranza. Quale? Che il mondo dei byte non cancelli quello di carta». Accanto a lui Antonio Bassolino con Annamaria Carloni, il deputato Pd Gennaro Migliore e il senatore di Fi Riccardo Villari: «Ho apprezzato molto la bella atmosfera che si respira nel giornale e il senso della complessità di questa città che emerge con chiarezza. Complimenti, davvero ben fatto». Dai politici agli imprenditori il passo è breve ma la lista è lunga. Claudio Cosentino, amministratore delegato della Gori, Gianni Lettieri, presidente di Fare Città, Antonio D'Amato, Alfredo Romeo, Michele Lignola, direttore generale dell'Unione industriali di Napoli, Salvatore Nastasi, neo commissario a Bagnoli, con la moglie Giulia Minoli, e Corrado Ferlaino, Costanzo Jannotti Pecci e Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio, con la moglie Ada, chiffon grigio e sciarpa in seta per proteggersi dal vento che soffiava in terrazza a dispetto di una grande luna a picco sul mare. Il patron di Acqua Lete Nicola Arnone, accompagnato dalla responsabile marketing Gabriella Cuzzone, ha ricevuto i complimenti per la speciale pagina pubblicitaria dedicata all'evento del Mattino.



Folta la schiera dei magistrati. Da Federico Cafiero de Raho, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, con la moglie Paola, al procuratore nazionale antimafia Franco Roberti al presidente della corte d'appello Antonio Buonajuto al procuratore generale Gigi Riello con le rispettive consorti, al presidente del Tribunale di Napoli Ettore Ferrara, anche lui accompagnato. Da Francesco Cananzi del Csm all'aggiunto di Napoli Nunzio Fragliasso, entrambi con la moglie, al procuratore di Napoli Giovanni Colangelo e a gran parte dei suoi sostituti e l'ex ministro Giustizia Paola Severino.

Tanti i medici presenti: Marco e Hilde Salvatore, Franco e Maria Rosaria Corcione, Giovanna e Federico Gentile, Giuseppe D'Aiuto con Nunzia Nappo, elegante in total black. In rosso acceso invece Angela la moglie di Mimmo Jodice, il fotografo napoletano che ha prestato le sue immagini al supplemento su «Il senso del Mattino», ospite con Lia Rumma, Ernesto Tatafiore, Luciano Romano, Alfonso Artiaco. Ma che cos'è oggi il senso del «Mattino»? «La storia della città, con tutta l'autorità per organizzare una serata così», osserva Mirella Barracco entrando alla proiezione. «Non potevo mancare, non posso iniziare una giornata senza leggere ”Il Mattino”», fa eco Gino Rivieccio. «Il giornale - aggiunge - è il termometro sociale della città, siamo cresciuti con ”Il Mattino”». Da Roma per l'occasione Raffaele La Capria che ha assistito al film e al concerto in compagnia di Silvio Perrella e di Ruggero Cappuccio, molto colpito dall'attenzione del pubblico verso la proiezione. Dalla capitale anche Luciano De Crescenzo e Mario Martone che ieri sera è stato protagonista del Napoli Film Festival che gli dedica una retrospettiva. Sempre da Roma i vertici delle forze dell'ordine e degli apparati di sicurezza, accolti a Napoli dal prefetto Gerarda Pantalone: il capo della Polizia Alessandro Pansa e il suo vice Matteo Piantedosi, il capo gabinetto del Viminale Luciana Lamorgese, il capo dipartimento Betty Belgiorno, il capo del legislativo Bruno Frattasi, il prefetto Francesco Cirillo della Presidenza del Consiglio, il commissario Santi Giuffrè, i comandanti generali dei carabinieri e della Finanza, Tullio del Sette e Saverio Capolupo, con i vertici locali, il direttore della Dia Nunzio Ferla, il comandante del Valutario Giuseppe Bottillo. Ma anche il Segretario generale della Consulta, Carlo Visconti, con la compagna, il presidente dell'Anac Raffaele Cantone con la consorte.

«“Il Mattino”? È la memoria, è importante che la città abbia il senso delle radici», osserva Peppe Barra, giacca bianca e zucchetto colorato, entusiasta della bellezza di un teatro come il San Carlo. «È il tempio della nostra cultura - aggiunge l'attore - ma bisogna fare ancora di più, Napoli era un faro dell'Europa, abbiamo tanto da dare». «Speriamo che la presenza del Capo dello Stato rappresenti un momento beneaugurante per la città», dice Antonella Stefanucci giunta alla cena con Domenico Ciruzzi avvocato ma anche drammaturgo. «Speriamo in una rinascita, in una bella promessa per il domani», aggiunge lui tra i candidati al cda del nuovo Teatro Nazionale.



E del Teatro Nazionale c'è nel parterre anche Luca De Fusco, direttore artistico, che nel filmato sul «Mattino» coglie «l'originalità del racconto della città in cui ci sono sempre tante cose da scoprire». E di una città e di un mondo da scoprire parla Lello Esposito che invece, ha visto nel filmato «un mosaico della città» impreziosito dalle parole di Aldo Masullo nel corso del ricevimento applaudito da amici e conoscenti per la sua performance. «È il giornale con cui sono nato», ha detto invece Francesco Pinto direttore centro di produzione Rai di Napoli. Con lui Antonello Perillo, direttore Tg Campania. E poi Giulio Anselmi, presidente dell'Ansa con Carlo Gambalonga. E che il giornale rappresenti un punto di riferimento lo si evince anche dalle parole di un altro artista, Nino Longobardi: «È stato come un compagno di vita da sempre. Con Lucio Amelio avevamo l'abitudine di aspettare mezzanotte per comprare il giornale del giorno dopo». «Ho scoperto il giornale dal di dentro», ha osservato invece la direttrice del Conservatorio Elsa Evangelista, evidenziando lo spirito didattico della pellicola: «Certamente interessante da diffondere nelle scuole», ha detto la musicista che aveva presenziato con Mattarella all'inaugurazione dell'anno scolastico. «Lo inviteremo in Conservatorio», anticipa. E altro invito al Presidente è arrivato dal San Carlo: «Speriamo - ha detto la sovrintendente Purchia - di averlo alla nostra ”prima” il 13 dicembre».
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