Napoli, il viaggio della speranza dei turisti tra clochard, rifiuti e degrado

Il degrado del corso Novara, punto di approdo dei turisti
Il degrado del corso Novara, punto di approdo dei turisti
di Antonio Folle
Mercoledì 18 Dicembre 2019, 10:42 - Ultimo agg. 11:36
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Da qualche giorno il nuovo piano traffico ideato dal Comune di Napoli prevede la sosta dei grandi bus turistici fuori dal centro cittadino, una misura chiesta per anni proprio per decongestionare il centro storico dal traffico natalizio. I turisti che arrivano in città in autobus sono così costretti a intraprendere quello che molti - specie tra i tour operators - hanno ribattezzato il viaggio della speranza. Due i punti di approdo individuati dai tecnici di palazzo San Giacomo.

Uno, il principale, al parcheggio Brin, dove con una navetta i turisti dovrebbero raggiungere comodamente piazza Garibaldi. Il secondo punto di arrivo per i bus turistici è stato fissato al corso Novara, nella parte che fa "angolo" con la stazione centrale. E proprio qui arrivano le dolenti note.
 


Nelle scorse ore tra gli operatori turistici è montata un'aspra polemica circa le condizioni del parcheggio Brin e la carenza delle navette. In molti casi i turisti arrivati al Brin durante lo scorso fine settimana hanno dovuto percorrere a piedi la strada - non certo agevole - che separa il punto di approdo da piazza Garibaldi. Centinaia e centinaia di metri costellati da mini discariche che, dopo le polemiche, Asia si sta affrettando ad eliminare. I guai veri per i turisti cominciano però al corso Novara, dove chi scende dal bus e arriva a Napoli si trova di fronte uno spettacolo a dir poco agghiacciante.

Decine di clochard accampati lungo la strada e che hanno formato con cartoni, coperte e altre suppellettili raccolte tra i rifiuti, delle vere e proprie camere da letto. I materassi che fanno da giaciglio - nemmeno tanto improvvisato visto che questa situazione, come denunciano i residenti, va avanti da anni - sono impregnati di urina e mandano un odore pestilenziale. Un biglietto da visita "memorabile" - nell'accezione più negativa del termine, per la città del turismo e dei grandi eventi.

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«Sono anni che va avanti questa storia e nessuno si degna di fare qualcosa di concreto - ha spiegato Adelaide Dario del Comitato Vasto-Nolana Progetto Napoli - a parte qualche sporadico intervento che però non riesce a risolvere la situazione. Dopo pochi minuti dagli sgomberi i clochard tornano al loro posto praticamente indisturbati e allestiscono i loro ripari incuranti delle decine di turisti che scendono proprio al corso Novara. Una vergogna per la nostra città e per questa parte di Napoli che, malgrado le buone intenzioni, continua ad essere abbandonata al suo destino».

Furioso il presidente della commissione Trasporti Nino Simeone che, anche in consiglio comunale, ha duramente preso posizione contro il nuovo piano traffico che, a suo dire, non riesce a snellire la circolazione ma crea ulteriori disagi ai cittadini, stigmatizzando inoltre le pessime condizioni ambientali del corso Novara. «Da giorni ricevo decine di segnalazioni da parte di guide turistiche indignate per lo spettacolo che la città offre ai turisti che arrivano al corso Novara - dichiara - accolti dalla puzza di feci, di urina e da decine di clochard accampati alla buona sotto le pensiline della stazione centrale. Credo che sia indegno offrire uno spettacolo simile a chi viene a visitare la nostra città». Sulla delocalizzazione dei punti di approdo per i bus turistici Simeone rincara la dose: «Erano anni che proponevo all'amministrazione di delocalizzare i bus turistici anche per dare respiro al centro storico affollato nel periodo natalizio - continua - ma il piano traffico ideato e messo in campo è assolutamente inefficace. Il traffico dei bus turistici dovrebbe essere smistato su via Marina, in corrispondenza della Federico II. Li c'è lo spazio per far scendere i turisti e c'è la possibilità per i bus di invertire il senso di marcia e tornare indietro. Si tratta di una idea semplice ma evidentemente troppo complessa per essere presa in considerazione da chi gestisce il piano traffico della nostra città».
 
 

Una figuraccia terribile per la città che ancora stenta a riprendersi dopo le polemiche che l'hanno accompagnata nell'ultimo fine settimana a causa dell'annullamento improvviso degli eventi previsti per la notte d'arte del centro storico.
L'ennesima denuncia di cittadini, tour operators, esponenti della politica e associazioni dimostra, se ve ne fosse ancora bisogno, che il fenomeno del turismo di massa, con i suoi grandi flussi di persone che si concentrano specie nei fine settimana, è poco e male governato da una amministrazione che ha puntato tutto su una nuova immagine internazionale di Napoli. Se l'immagine offerta ai turisti che arrivano a Napoli è quella del dormitorio a cielo aperto del corso Novara, del traffico infernale di via Marina o dell'area collinare, e degli eventi annullati all'ultimo secondo - e del conseguente scaricabarile istituzionale - il rischio sempre più concreto è che il turismo di massa, con le sue fiumane umane, si trasformi in un terribile boomerang per l'immagine di Napoli in Italia e nel mondo.

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