Imbuto San Gregorio, c’è il semaforo rosso ai turisti in fila indiana

Cinque infopoint a piazza Carità, piazza Plebiscito, al Museo Nazionale, ai Decumani e alla stazione centrale

La folla dei turisti a San Gregorio Armeno
La folla dei turisti a San Gregorio Armeno
di Valerio Esca
Sabato 3 Dicembre 2022, 23:00 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 07:25
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Boom di turisti nella via dei presepi: scatta il piano anti caos. Il disco verde al senso unico pedonale in via San Gregorio Armeno – come da ordinanza sindacale - è partito ieri alle 9 e già in tarda mattinata si è reso necessario a causa della grande affluenza di turisti e curiosi. I trenta i vigili urbani ai varchi, con il compito di controllare il traffico pedonale, una volta rilevate le condizioni di criticità relative ad un eccessivo concentramento di persone - all’intersezione fra via San Biagio dei Librai e via San Gregorio Armeno - hanno dato semaforo rosso. L’ufficiale della Municipale, deputato al coordinamento dei servizi, ha disposto l’interdizione temporanea dei flussi pedonali in corrispondenza dell’intersezione piazzetta Nilo-San Biagio dei Librai e via Duomo-via San Biagio dei Librai. 

Dalle 12 in poi la grande folla ha preso d’assalto le vie del centro antico. Su via Tribunali e via San Biagio dei Librai – venendo sia da piazzetta Nilo, che da via Duomo – il risultato è pressocché il medesimo. Tutti in fila per visitare il cuore pulsante del centro città. Il 90 per cento dei turisti, una volta percorsi i Decumani si riversa per forza di cose nella via delle botteghe artigiane di pastori e presepi. C’è chi è incuriosito dalle statuine del premier Giorgia Meloni e chi, come alcuni coreani, da quelle del difensore del Napoli Kim, fresco di qualificazione agli ottavi di finale dei Mondiali con la sua nazionale. Dal moderno al classico ce n’è per tutti i gusti: «Preferisco il presepe della tradizione», dice un visitatore lucano in compagnia di sua moglie. La gente c’è e i vigili hanno il loro bel da fare. C’è stato anche qualche commerciante, in particolare il titolare di una pizzeria, che si è rivolto ai caschi bianchi per chiedere se fosse necessario «bloccare l’afflusso già dall’incrocio tra via Duomo e via San Biagio dei Librai».

«Se impedite alle persone di entrare da qui andranno a mangiare la pizza altrove», ha spiegato preoccupato agli agenti. Il senso unico alternato ha comunque disinnescano possibili imbottigliamenti pedonali, che in taluni casi possono rappresentare un pericolo per la sicurezza dei cittadini. Basti guarda ai numeri di questo weekend e alle previsioni del prossimo per rendersi conto del numero impressionate di persone arrivate e prossime ad arrivare all’ombra del Vesuvio: l’80 per cento di alberghi pieni tra ieri e oggi, mentre per il ponte dell’Immacolata la città si presenta con il sold-out, con una permanenza media di 4 notti. Ma tutta l’area del centro, da San Domenico Maggiore, a piazzetta Nilo, fino a via di Donna Romita e via Cisterna dell’Olio era al limite della praticabilità pedonale. Nelle ore calde ci sono voluti più di venti minuti per percorrere, poche centinaia di metri. 
 

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Resterà in vigore – oltre a ieri e oggi dalle 9 alle 21 -, anche da mercoledì 7 a domenica 11 dicembre, sempre dalle 9 alle 21; da sabato 17 a venerdì 23 dicembre, al medesimo orario, e sabato 24 dicembre, dalle 9 alle 15. Intanto, in giro per la città, si sono visti per la prima volta i cosiddetti «angeli dei turisti», con tanto di t-shirt e pettorina del Comune. «Abbiamo predisposto questo servizio – spiega l’assessore alle Attività produttive Teresa Armato – come punto di prima accoglienza per i vacanzieri. Si tratta di 30 ragazze e ragazzi, che si possono incontrare nei luoghi dove ci sono flussi significativi di presenze. Sono pronti a dare informazioni, ad indicare strade e consigliare luoghi da visitare. I giovani “angeli” non saranno soltanto nel centro cittadino, ma anche sul lungomare, al Vomero e in giro per Chiaia. Ciò dimostra l’impegno dell’amministrazione per migliorare l’accoglienza in città».

Ci sono poi i cinque infopoint comunali a piazza Carità, piazza Plebiscito, nei pressi del Museo Nazionale, un altro ai Decumani a piazza San Gaetano e l’ultimo alla stazione centrale. «Tutto questo – aggiunge l’assessore - in vista del grande boom del prossimo weekend quando si preannuncia il tutto esaurito nelle strutture alberghiere».

Il Comune, contestualmente, è in contatto con la Sovrintendenza per definire le modalità attraverso le quali fornire il centro della city di almeno quattro o cinque bagni chimici. «Con centinaia di migliaia di persone che vengono a Napoli non è pensabile non avere dei servizi igienici pubblici – rimarca Armato -. Quattro o cinque sono ancora pochi, ma da qualche parte si doveva pur cominciare. Ne avremo di più quando sarà approvato il progetto presentato al ministero del Turismo, in risposta ad un bando pubblicato sei mesi fa». Si è concluso ieri invece il «fam-trip», evento patrocinato da Palazzo San Giacomo, durante il quale ci si confronta con tour operator e giornalisti italiani e stranieri, provenienti in particolare da Francia, Belgio e Olanda. Alla cena di accoglienza al museo Filangieri hanno presenziato sia il sindaco Gaetano Manfredi che l’assessore Armato. Un modo per promuovere la città, ma non soltanto i luoghi più noti e conosciuti, ma quelli che nascondono i misteri della Napoli segreta. 

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