Impianto di compostaggio a Ponticelli,
i cittadini: «Non lo vogliamo»

Impianto di compostaggio a Ponticelli, i cittadini: «Non lo vogliamo»
di Alessandro Bottone
Giovedì 3 Maggio 2018, 12:23 - Ultimo agg. 12:54
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Resta ferma l’intenzione del Comune di Napoli di realizzare l’impianto di compostaggio a Ponticelli nonostante la preoccupazione dei residenti. Lo ha confermato il Vicesindaco Raffaele Del Giudice partecipando all'incontro pubblico organizzato dal comitato civico di Ponticelli ‘Porchiano bene comune’.
 

 

Si tratta di un “mini-impianto” che lavorerà al massimo 30mila tonnellate di frazione organica all’anno. Otto camion che arriveranno ogni giorno nel sito di proprietà della Regione Campania che già ospita il depuratore di Napoli Est.

Il Vicesindaco ha spiegato che saranno tre gli impianti di compostaggio a Napoli. Oltre quello di Ponticelli è intenzione dell’amministrazione comunale dotare la città di altri due, uno nell’area ovest e l’altro nell’area nord. Quello di via De Roberto – di cui è stata messa a gara la progettazione – è un impianto combinato, con una fase anaerobica e una aerobica, con un procedimento che avviene completamente al chiuso e che non prevede alcuna combustione. Inoltre avrà la capacità di produrre biometano che sarà utilizzato, tra l’altro, nei veicoli della municipalizzata Asia, che è anche la stazione appaltante per l’impianto stesso.

I timori dei residenti circa lo stoccaggio dei rifiuti nell’area sono stati dissolti con una modifica fatta attraverso un emendamento recente, seguente alle diverse delibere. Inoltre il compost che si produrrebbe sarebbe certificato dal Consorzio Italiano Compostatori e potrebbe essere utilizzato anche per le bonifiche di alcune aree verdi di Ponticelli.
 

All’iniziativa, moderata dal presidente del comitato civico Salvatore Palantra, hanno preso parte i cittadini della zona che hanno espresso tutte le preoccupazioni. Tra questi una donna, che abita proprio a ridosso dell’area dove dovrebbe nascere l’infrastruttura, ha lamentato la presenza di odori nauseabondi in prossimità del depuratore: «Un bel sogno» dice commentanto il progetto illustrato dall'Assessore all'ambiente del Comune di Napoli. Un ingegnere ambientale, che ha preso parte al dibattito, ha chiesto garanzie sull’esperienza di Asia nella gestione di impianti del genere e nella necessità di manutenzione per lo stesso. É categorico, invece, il "no" del comitato dei cittadini della zona Felaco, a due passi dal depuratore: «Non lo vogliamo» afferma Pasquale Uccello durante l'assemblea.

Il comitato ospitante ha, invece, chiesto che la realizzazione dell’impianto di Ponticelli avvenga in concomitanza con gli altri due previsti in città così da scongiurare la possibilità che sia solo Napoli Est a ospitare il sito. Gli attivisti hanno anche sottolineato la necessità, qualora fosse realizzato, di “ritorni” per il territorio, come uno sconto sulla tassa dei rifiuti.

Il punto chiave resta la qualità della raccolta differenziata effettuata nel distretto.
L’impianto potrà trattare solo “umido puro”: diversamente si corre il rischio che il processo si blocchi. I cittadini hanno anche sottolineato al Vicesindaco che il quartiere della periferia orientale è martoriato dalla presenza di diverse discariche di "monnezza" e dalla mancanza, negli ultimi tempi, di interventi regolari nel prelievo dei rifiuti, oltre che da situazioni di persistente degrado e abbandono in molti angoli della periferia. Molte le richieste di chiarimento da parte loro, anche se molti si dicono ancora scettici sulla questione e tanti quelli che si dichiarano contrari alla realizzazione dell'impianto.

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