Ercolano, in 5mila con Sepe per la processione della Vergine

Ercolano, in 5mila con Sepe per la processione della Vergine
di Francesca Mari
Lunedì 17 Giugno 2019, 17:48
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In cinquemila per la processione della Vergine del Rosario delle Arcicomfraternite Campane: messa celebrata dal cardinale Crescenzio Sepe e scenografico “incendio del Campanile”. Oltre 5000 persone hanno preso parte la scorsa domenica alla processione e le celebrazioni per la Solenne Processione della Vergine del Rosario a Ercolano.  L'evento, partecipatissimo, ha richiamato nella cittadina vesuviana anche i fedeli e i curiosi del vicini Comuni. 

Nel pomeriggio, la statua della Vergine del Rosario è partita dalla Chiesa del SS. Rosario per sfilare per le vie cittadine. In testa alla processione, l'Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. Sua Eccellenza ha approfittato dell'occasione per manifestare ancora una volta l'apprezzamento per l'operato delle Arciconfraternite napoletane, organizzatrici dell'evento e protagoniste di un rinnovamento nel modo di intendere la loro missione. In piazza Pugliano, negli spazi della Basilica di Santa Maria, si è poi tenuta la recita del Rosario  e la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall'Arcivescovo che si è chiusa con l'atto di affidamento alla Vergine Maria.

Dopo questi profondi momenti di fede, sono seguiti quelli altrettanto suggestivi con la musica - affidata al Napoli City Choir diretto dal maestro Carlo Morelli - e il simulacro dell'incendio del campanile della Basilica di Santa Maria a Pugliano.

"Questa Processione - spiega il direttore dell'Ufficio Diocesano Arciconfraternite di Napoli don Giuseppe Tufo - è il segno di un movimento, quello delle Confraternite diocesane, il quale lungi dal potersi considerare esaurito o circoscritto alla sola sfera cimiteriale e della commemorazione dei defunti (a cui spesso è associata) è pronta a rivivere la sua antica missione di solidarietà e carità. L'obiettivo è rilanciare, grazie al supporto costante dell’Arcivescovo e dell’Ufficio Diocesano Confraternite, i suoi mai sopiti fini a sostegno dei più deboli, degli emarginati ma anche dell’arte, della cultura e della pace".

"Questa Processione solenne - aggiunge don Tufo - è allora testimonianza di quella comunione tra questi antichi Sodalizi che è riverbero di quella Comunione e pace tra gli uomini che salverà questa umanità dolente ma che, forte dell’amore di Dio e della sua promessa di salvezza, mai si arrenderà. Come non si arrenderanno le congreghe nel loro percorso".
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