In quattro irrompono in casa, botte a padre e figlio con furto nel Vesuviano

In quattro irrompono in casa, botte a padre e figlio con furto nel Vesuviano
di Dario Sautto
Sabato 9 Giugno 2018, 12:37 - Ultimo agg. 16:38
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Boscoreale. Forse c’è una donna contesa dietro il pestaggio di un 19enne boschese, aggredito da quattro persone, tra cui un giovane vicino al clan Gallo-Limelli-Vangone, e salvato dal padre 47enne, a sua volta picchiato. Il raid punitivo, poi, si è chiuso con lo scippo di due catenine d’oro e la rapina di uno scooter.

In carcere sono finiti i quattro componenti del branco capeggiato dal 20enne Marco Raffaele Falanga, detto “lo scopone”, figlio di Felice “‘o castagnaro”, affiliato al clan Gallo-Limelli-Vangone. In flagranza di reato per la doppia aggressione e per rapina aggravata, i carabinieri della stazione di Boscoreale hanno arrestato anche Carmine Angelo Perna, pregiudicato di 24 anni, e gli incensurati Gennaro Prete (24) ed Emanuele Cirillo (18), finiti in carcere su disposizione della pm Alessandra Riccio, di turno alla Procura di Torre Annunziata. 

I quattro, a bordo di un’auto noleggiata, hanno raggiunto l’abitazione del 19enne e hanno atteso il suo rientro a casa. A quel punto sarebbe partito il pestaggio, violento. Il giovane è riuscito a farsi sentire dal padre, che è intervenuto ed è stato malmenato a sua volta. “Volevano sparare” hanno detto le due vittime in sede di denuncia, ma per fortuna la pistola non è mai spuntata fuori, nonostante le minacce.

I quattro, poi, hanno preso lo scooter del 19enne, hanno scippato le due catenine d’oro e sono scappati. A quanto pare, il raid punitivo sarebbe scattato per una presunta relazione tra il 19enne e la compagna di uno dei quattro violenti. Medicate in ospedale, le due vittime hanno riportato traumi e contusioni, e guariranno tra 20 giorni. Lo scooter è stato ritrovato e restituito alla giovane vittima.

 
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