Incendi, in volo mezzi aerei nazionali e regionali: versati milioni di litri di estinguente

Tre mezzi aerei nazionali e tutti e sette gli elicotteri regionali all'opera in questo momento sulla Campania. Milioni di litri di estinguente già vomitati dagli aeromobili per avere ragione delle fiamme. A terra invece sono circa 600 gli uomini, tra personale della protezione civile della Regione Campania, dipendenti della Sma Campania e volontari, impegnati nello spegnimento di circa 100 incendi. La situazione più critica riguarda sicuramente il massiccio Monte Somma Vesuvio dove si sono uniti i due incendi sviluppatosi rispettivamente ad Ercolano e Ottaviano con il fronte del fuoco aperto ora anche a Torre del Greco, Terzigno e San Giuseppe Vesuviano.

Tra via Pisani, via Resina nuova e verso via Cifelli a Trecase all'opera l'elicottero Erickson S64 dei Vigili del Fuoco di stanza a Napoli Capodichino con un Canadair CL415 inviati dal Centro Operativo Aereo Unificato (COAU) del Dipartimento della Protezione Civile. In azione anche un elicottero della flotta regionale. Gli altri mezzi regionali sono invece in volo su Caserta, Montoro, Cervinara e San Pietro al Tanagro.
 
Alle ore 10 erano già 4 le richieste di concorso aereo giunte al Centro Operativo Aereo Unificato COAU dalla Campania mentre nei primi 10 giorni di luglio in Campania i mezzi aerei hanno già effettuato oltre 130 missioni per circa 30 ore di volo e 1300 lanci. Sugli incendi hanno già lanciato oltre 7 milioni di litri di estinguente.

La flotta aerea nazionale impegnata nella campagna Aib 2017 è ulteriormente incrementata rispetto a quella dello scorso anno ed è composta da sedici Canadair CL415 - due dei quali cofinanziati dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto BufferIT - quattro elicotteri Erickson S64F (uno dei quali considerato riserva tecnica), e altri otto elicotteri del Comparto Difesa e del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. I più vicini alla Campania sono quelli di stanza a Ciampino e Lamezia Terme mentre un solo Erickson S64 è di stanza a Napoli. A questi si aggiungo ovviamente i mezzi regionali. Ma i numeri sono impressionanti e di  questo passo potrebbero superare abbondantemente quelli del 2012, anno nero per la Campania.