L'allarme è stato lanciato poco dopo le sette del mattino: una colonna di fumo nero s'è alzata dal campo rom di Cupa Perillo e gli abitanti di Scampia hanno immediatamente compreso cosa stava accadendo. Uno dei tanti incendi appiccati all'interno dell'insediamento per liberarsi dell'immondizia in eccesso, è andato fuori controllo e s'è allargato alle montagne di rifiuti pericolosi che i rom accatastano nel campo.
I vigili del fuoco sono giunti immediatamente sul posto. Le operazioni di spegnimento sono andate avanti per l'intera giornata. Solo dopo dieci ore di lavoro l'incendio è stato completamente domato.
Nessun ferito, fortunatamente. Gravi disagi, invece, alla circolazione automobilistica che è stata bloccata lungo l'asse perimetrale che da Napoli conduce verso l'hinterland: molte vetture sono rimaste bloccate dal fumo e con difficoltà sono riuscite ad oltrepassare la coltre nera, nel frattempo pattuglie della polizia municipale hanno presidiato gli accessi alla strada impedendo l'accesso fino alle 17,30 quando è arrivato il permesso di restituire quella strada alla circolazione.
La mente è tornata a un anno fa. Era il quattro agosto del 2021 quando un incendio divampò nello stesso luogo e fu necessario un identico intervento-fiume dei vigili del fuoco. In quell'occasione, però, le fiamme si allungarono sotto l'asfalto dell'asse viario e imposero una lunga chiusura della strada per verifiche sui possibili danni. Stavolta, invece, i danni alle cose sono stati pochi: oltre a tonnellate di rifiuti pericolosi, è andata in fumo anche una delle baracche dell'accampamento abusivo.
Restano, però, i gravi danni all'aria che respirano gli abitanti di Scampia e dei comuni limitrofi: hanno trascorso la domenica con le finestre barricate per evitare che i fumi invadessero le loro case, attenderanno le prossime ore per capire qual è il risultato delle verifiche dell'Arpac. Sul posto è stata immediatamente inviata una squadra di tecnici che ha installato in una scuola vicina al campo rom (l'istituto Ilaria Alpi) un «campionatore ad alto volume», strumento che serve a ricercare l'eventuale presenza di diossine e furani dispersi in atmosfera.
Tante le reazioni di rabbia, tra le più intense quella del consigliere municipale Salvatore Passaro il quale a metà della scorsa settimana ha inviato al sindaco e alla Procura della Repubblica una nota per sollecitare interventi immediati sull'insediamento che avrebbe dovuto essere rimosso già da molti mesi: «Quel campo, fra le altre cose, blocca le uscite dell'asse mediano e priva Scampia di un determinante svincolo stradale - spiega Passaro - la rifunzionalizzazione di quello svincolo è stata già finanziata dalla Città Metropolitana e i lavori sono anche stati assegnati. Ma la lentezza burocratica nello sgombero dell'area sta rallentando le opere. Si rischia di perdere il finanziamento. Sarebbe un'offesa per tutti gi abitanti di Scampia».