Napoli spezzata in due fino a tarda sera dopo una giornata da incubo, intorno alle 21, è stato stato riaperto corso Umberto. La chiusura del Rettifilo dovuta a un incidente dell'altro ieri, in entrambi i sensi di marcia da piazza Nicola Amore fino a Mezzocannone, ha allungato l'elenco delle giornate di passione della mobilità cittadina. E ha esteso la lista dei disagi ravvicinati per cittadini e turisti, che si stavano risollevando solo in queste ore dallo sciopero inatteso di 48 ore da parte dei tassisti. Ristoranti, bar, negozi e stazione letteralmente irraggiungibili via terra, se non con percorsi alternativi che hanno intasato le strade secondarie che tagliano Corso Umberto. Il tutto, ovviamente, si è aggiunto ai disagi portati dalla movida di un sabato sera affollatissimo. In calendario, infatti, c'erano il concerto del cantante Ultimo al Maradona e il Pizza Fest, con ospite un Gigi D'Alessio sulla cresta dell'onda.
Un punto nevralgico per la circolazione cittadina del tutto off-limits.
Il traffico è andato in crisi, ieri, per la movida del sabato sera. E non solo. Disagi sono arrivati anche per gli spostamenti dei vacanzieri e dei cittadini dalla zona Esta alla zona Ovest della città (col concerto di Ultimo e il Pizza Fest con D'Alessio, di cui abbiamo già accennato). Gli operai, in ogni caso, hanno lavorato ininterrottamente già da ieri mattina per cercare di ripristinare la viabilità nel minor tempo possibile. Alle 11.30, le gru erano già all'opera per cercare di evitare il crollo della lunga costruzione di ponteggi del palazzo di Corso Umberto, la cui base era completamente devastata. A spiegare la situazione è stato ieri pomeriggio l'assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Palazzo San Giacomo, Edoardo Cosenza: «L'incidente c'è stato ma per fortuna il nostro tempestivo intervento ci ha permesso di riaprire il corso Umberto nel giro di poche ore». Città tagliata in due, insomma, almeno fino a ieri sera. «Purtroppo queste strutture per i restauri degli edifici vanno necessariamente montate all'esterno - aggiunge Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Mobilità in via Verdi - Ancora una volta bisogna registrare che c'è gente che corre, nonostante i divieti e i limiti di velocità imposti nel centro di una città viva come lo è Napoli in questo periodo. Ieri un bambino è stato investito mentre era con la madre a Fuorigrotta, e purtroppo è morto. Questo episodio, così tragico e straziante, costringe tutti a fare il possibile per aumentare gli standard di sicurezza stradale, in ottica dei tanti ponteggi presenti in città. E non solo».