«Infermieri e medici sono eroi da sempre»: Peppe Lanzetta contro
la violenza sui sanitari

«Infermieri e medici sono eroi da sempre»: Peppe Lanzetta contro la violenza sui sanitari
di Melina Chiapparino
Sabato 24 Ottobre 2020, 15:07 - Ultimo agg. 18:05
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[17:45, 24/10/2020] Melina Chiapparino: «Ci troverai sempre al tuo fianco». La voce e il volto sono quelli di Peppe Lanzetta, attore e scrittore napoletano che lancia un messaggio contro la violenza sui sanitari nello spot dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche. Nel cortometraggio, scritto e diretto da Antimo Campanile, al fianco di Lanzetta, partecipano anche gli infermieri che quotidianamente lavorano in prima linea negli ospedali napoletani e che, più di altre categorie, sono diventati il bersaglio di minacce e aggressioni verbali e fisiche. «Ogni anno in Italia si verificano tre aggressioni al giorno e anche a Napoli, la statistica delle violenze contro il personale sanitario è in aumento, nonostante l’emergenza Covid» spiega Vincenzo De Falco, coordinatore infermieristico di uno dei reparti Infettivi al Cotugno e, per l’occasione, scenografo e attore nello spot promosso dall’Opi.

«Gli infermieri sono il primo bersaglio delle azioni violente perché sono le prime figure sanitarie a filtrare i pazienti e a soccorrerli, nei presidi ospedalieri che, soprattutto in questa fase, registrano un gran numero di emergenze» continua De Falco che insieme ad un gruppo di infermieri napoletani ha formato il movimento “Insieme si può” «riunendo tutti gli infermieri che lavorano in prima linea per tutelare la sicurezza del personale sanitario nei pronto soccorso e nei reparti Covid». 

 

«Abbraccio tutti gli infermieri e i medici che ormai da mesi sono diventati i nostri eroi ma per me lo erano già da prima- commenta Lanzetta nell’appello personale che rivolge soprattutto alla cittadinanza- cerchiamo di sensibilizzare l’opinione pubblica, mi raccomando quando andate al pronto soccorso prima di prendere una mazza e darla in testa a qualcuno pensateci dieci volte che quella mazza, vi torna indietro».

Nonostante i dati da record che in Italia registrano circa 5000 aggressioni l’anno, includendo violenze fisiche e verbali, la media delle denunce si attesta su percentuali inferiori al 50% sul totale degli episodi.

«Siamo passati da eroi del Covid alla polvere ma noi lavoriamo per la salute di tutti e spesso in situazioni difficili, con risorse sotto organico e complicanze dovute al blocco del Turn over nei comparti sanitari» aggiunge Giuseppe De Falco, direttore del corso di Laurea Infermieristica al polo formativo Monaldi che con il movimento “Insieme si può” preannuncia una campagna di comunicazione per accorciare le distanze tra «il lavoro nelle corsie ospedaliere e la cittadinanza». «Il movimento è solidale con tutti gli infermieri e operatori sanitari ma vogliamo soprattutto ristabilire quel rapporto di fiducia con il paziente che a volte si sente abbandonato da un sistema sanitario che non sempre funziona alla perfezione» conclude Tiziana Piscitelli, infermiera del gruppo "Insieme si può" in forza all'ospedale Cto di Napoli.

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