Intesa Farmacisti-Ministero,
medicinali gratis ai detenuti

Intesa Farmacisti-Ministero, medicinali gratis ai detenuti
Venerdì 19 Gennaio 2018, 22:23
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Al via il progetto «Un farmaco per i detenuti»: un protocollo d’intesa tra l’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, le Asl e il ministero della Giustizia (Dipartimento amministrazione penitenziaria) per fornire gratuitamente farmaci ai detenuti nelle carceri napoletane e campane. L’accordo sarà siglato a fine mese: sarà l’amministrazione penitenziaria ad indicare alle Asl le esigenze mediche dei reclusi e le Asl faranno richiesta all’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, già promotore, insieme al cardinale Crescenzio Sepe, del progetto «Un farmaco per tutti», che riguarda le persone indigenti. Accanto a ciò in programma «Una Visita per tutti» con il «Camper della Salute» itinerante dei farmacisti napoletani per screening gratuiti, che parte a febbraio e che prevede attività di prevenzione in tutta la provincia con medici volontari nell’ambito: cardiovascolare (coordinato da Giovanni Di Minno dell’Università Federico II); pediatrico (coordinato da Annamaria Minicucci, Santobono Pausilipon), del carcinoma colon-retto e seno (coordinato da Franco Corcione, Ospedale Monaldi); del melanoma (coordinato da Paolo Ascierto, Istituto dei Tumori Pascale); del carcinoma alla prostata (coordinato da Vincenzo Mirone, Università Federico II); di igiene del cavo orale (coordinato dal prof. Gianmaria Ferrazzano, Università Federico II).
I tre progetti, «Una visita per tutti», «Un farmaco per tutti» e «Un farmaco per i detenuti», estendono ed integrano il «Sistema sanitario parallelo» al Servizio sanitario nazionale messo in campo dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli sul territorio.

«In Italia - spiega il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli Vincenzo Santagada - sono 4,7 milioni le persone che versano in condizioni di povertà assoluta tanto che abbiamo ormai imparato a fare i conti con nuove forme di indigenza, molto diverse da quelle tradizionali. Una di queste è la povertà sanitaria, che non consente di accedere a cure adeguate a causa di difficoltà di tipo economico. Il problema della rinuncia alla prevenzione e all’assistenza sanitaria riguarda un numero molto elevato di cittadini (13 milioni). Ma per parlare davvero di povertà occorre guardare a quei 580mila che sono stati costretti lo scorso anno a rivolgersi a opere caritative per ricevere cure. L’Ordine è impegnato da tempo per tutelare la salute dei napoletani e sostenerli con fatti concreti dinanzi alle carenze del Servizio sanitario nazionale impossibilitato ad essere fino in fondo universalista e inclusivo». 

Ad oggi il progetto «Un farmaco per tutti» (in proposito a settembre la Camera dei deputati ha approvato all’unanimità una mozione, presentata e discussa dalla deputata Mara Carfagna, come modello per contrastare la povertà sanitaria), coordinato dal cardinale Sepe, ha raccolto, attraverso le 150 farmacie aderenti all’iniziativa, più di 100mila confezioni di farmaci non scaduti e presìdi medico-sanitari per un valore superiore a un milione di euro, oltre ai medicinali donati ai cittadini attraverso i vari enti assistenziali (La Tenda, La casa di Tonia, Emergency, Unitalsi, Croce Rossa, Elemosiniere del Santo Padre, Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta e altre associazioni onlus riconosciute che operano in questo ambito). 
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